Atelier dei Libri: aprile 2018

lunedì 30 aprile 2018

Cover Love #260





Ben ritrovati per una nuova puntata di Cover Love, la rubrica inventata da me che consiste in una classifica in cui vi mostro tre copertine che mi hanno stregata, siano esse di libri italiani, stranieri, vecchi o nuovi e vi da la possibilità di scoprire libri inediti in Italia! 
A voi non resta che dare uno sguardo alle copertine, innamorarvi follemente e scegliere nel sondaggio quella che vi è piaciuta di più! Se poi voleste lasciare un segno del vostro passaggio con un commento o condividere la rubrica con i vostri amici per farli partecipi della vostra nuova cotta letteraria, mi renderete una ragazza felice! 



LA MIA CLASSIFICA DELLA SETTIMANA SCORSA ERA:





1. STATE OF SORROW
2. THE NEXT TOGETHER
3. THE HAWKWEED LEGACY


E SECONDO I VOSTRI VOTI LA COVER QUEEN DELLA SETTIMANA E'... 


STATE OF SORROW

Il fascino ipnotico e innegabile della cover di State of Sorrow ha trionfato sulle altre. Mi chiedo se questo non porterebbe il sorriso sulla principessa protagonista del libro, anche se con un nome così (Sorrow, per l'appunto) dubito che basti così poco...



ECCO LE TRE FANTASTICHE COVER IN CORSA QUESTA SETTIMANA!


1. THE SURFACE BREAKS

I retelling della fiaba senza tempo di H.C.Andersen sono davvero infiniti, ma pochi possono vantare una cover tanto bella, originale e splendidamente curata come quella di The Surface Breaks. Se la vedessi esposta sul ripiano di una libreria, il suo richiamo funzionerebbe meglio di quello di una vera sirena...

TRAMA TRADOTTA DA ME


Nelle profondità del mare, a largo della fredda costa Irlandese, Gaia è una giovane sirena che sogna la libertà dal controllo di suo padre. Nella sua prima nuotata verso la superficie, viene attratta da un un ragazzo umano. Vorrebbe raggiungerlo nel suo mondo libero da vincoli, ma quanto dovrà sacrificare? Quale sarà il prezzo da pagare la sirenetta per trovare la sua voce? La fiaba di Hans Christian Andersen reimmaginata attraverso una caustica lente femminista, con la sfolgorante e meticolosa abilità narrativa che ha conquistato le legioni di fan devote a Louise. Un libro che si muove tra correnti oscure, pieno di rabbia e urla di protesta che alimentano uno storytelling che vi catturerà.

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2. EVERY LAST ONE


Quando un romanzo affronta tematiche particolarmente spinose, non è sempre facile trovare una cover che ne rappresenti i contenuti mantenendo un valore estetico elevato. A mio parere la copertina di Every last one riesce allo stesso tempo a essere molto bella e a rappresentare alla perfezione la fragilità degli equilibri che regolano la nostra vita. Per questo merita almeno il secondo posto.

domenica 29 aprile 2018

Estrazione giveaway "Il profumo del mosto e dei ricordi" di Silvia Coppola: scopri chi ha vinto la copia!


Giusto qualche giorno fa è terminato il giveaway per il bellissimo libro di Alessia Coppola, "Il profumo del mosto e dei ricordi" e oggi sono finalmente riuscita a condividere con voi l'estrazione del vincitore che lo riceverà! Curiosi? Leggete fino in fondo e tenete le dita incrociate.


Titolo: il profumo del mosto e dei ricordi (autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 29 Marzo 2018
Dove comprarlo: Amazon | IBS
Editore: Newton Compton
Autrice: Alessia Coppola
Prezzo:10,00 €
Pagine: 320



Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose...


VINCE IL LIBRO

Unboxing "Once Upon a Book Club": ecco cosa ho trovato in questa splendida box a tema YA + codice sconto per i lettori di Atelier dei Libri

Anche se è passato un po' di tempo dall'ultima tappa, non si ferma il mio viaggio alla scoperta delle Subscription Box librose più belle del mondo. Con immenso piacere oggi vi mostrerò il contenuto dell'ultima box ad aggiungersi alla mia collezione dopo essere volata tra le mie braccia direttamente dagli Stati Uniti: vi presento la Once Upon a Book Club box nella sua versione Young Adult di marzo!
Vi ho già parlato più volte delle subscription box durante i precedenti unboxing, ma se ve li siete persi o avete voglia di rinfrescarvi la memoria, potete dare un'occhiata ai miei articoli sulla ricchissima Illumicrate, il fascino vintage della Prudence & the Crow box e la sorprendente FairyLoot box.
Tra le tante recensite, posso dirvi che il primo merito della Once Upon a Book Club risulta ben evidente ancora prima di aprirla, visto che la fantastica scatola che ne racchiude il contenuto è così ben curata e originale che rappresenta essa stessa un oggetto da collezione! Come di consueto, anche questa versione contiene sempre almeno un libro di recente uscita nella sua edizione originale (inglese) insieme ad altri oggettini a tema letterario che trovate elencati più in basso. Non si tratta di gadget scelti a caso: ogni regalino è contenuto in un'apposita bustina sigillata con impresso il numero di una delle pagine del libro, da solo dopo essere arrivati alla pagina indicata e per poterne comprendere il significato. Un'idea originale ed emozionante che arricchirà di una nuova dimensione la vostra esperienza, portando il libro alla vita pagina dopo pagina! 
Come vi accennavo, questa box in particolare proviene direttamente dagli USA, quindi al prezzo della box ($34,99) dovrete aggiungere le spese di spedizione. Potrete trovare questa e tante altre informazioni sul sito ufficiale di Once upon a Book club! Ma come dicevo nel titolo, voi lettori di Atelier dei Libri avrete la possibilità di acquistarla con il 10% di sconto utilizzando il codice ATELIER10!





venerdì 27 aprile 2018

Anteprima "L'amica perfetta" di E. Lockhart. Il nuovo imperdibile mystery YA dall'autrice de "L'estate dei segreti perduti" in Italia a maggio!



Sapete quanto io abbia amato "L'estate dei segreti perduti" di E. Lockhart, vero? Se non lo sapete dovete rimediare subito leggendo la mia recensione (la trovate qui). Quel libro mi si è stampato nella memoria come uno dei migliori letti e ancora oggi mi capita di sfogliarlo per riassaporarne le emozioni. 
Immaginate la mia gioia nel constatare che è in arrivo nelle librerie italiane "L'amica perfetta", il nuovo romanzo young adult mystery scritto da E. Lockhart e pubblicato DeA. Dire di essere particolarmente impaziente di avere tra le mani una copia di questo libro sarebbe riduttivo: diciamo che fino a quel momento non starò nella pelle. Potrei persino leggerlo in lingua, e ho detto tutto.
Non vedo l'ora di imbattermi nuovamente nella prosa della Lockhart, che già una volta è riuscita a stupirmi e mozzarmi il fiato con un libro carico di colpi di scena capaci di tenere incollati fino all'ultima sorprendente pagina. 
E se non vi piacciono troppo i libri particolarmente "infantili", non c'è da preoccuparsi! La Lockhart è infatti famosa per il suo indiscutibile talento nel calare protagonisti YA all'interno di trame intricate e mozzafiato, degne di un adult-thriller d'autore, ragion per cui anche voi dovreste contare i giorni che vi separano dalla possibilità di leggere la storia di Imogen e Jule, le due protagoniste di "L'amica perfetta" che vivono apparentemente due vite molto diverse, che però si scontrano intrecciandosi in un'amicizia che si rivelerà alquanto pericolosa.
Omicidi, sparizioni, intrighi, identità rubate e viaggi intorno al mondo: sono solo alcuni degli elementi che comporranno la frenetica trama di questo mystery che promette emozioni forti e drammatici plot twist capaci di togliervi il sonno finché non sarete arrivati all'agognato finale. Consigliato ai veri amanti del mystery!



martedì 24 aprile 2018

Recensione "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi



Sapete già che "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi mi ha conquistato completamente, visto che ve ne ho parlato nello speciale in cui ho intervistato i protagonisti (intervista a Teschio, intervista a Camille). Ora sono pronta ad aprirvi il mio cuore nella mia recensione spoiler free. Leggete a vostro rischio e pericolo: ve ne innamorerete quanto me.

Titolo: Tutto il buio dei miei giorni (Autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 10 Aprile 2018
Compralo qui: IBS | AMAZON
Editore: Sperling & Kupfer
Autrice: Silvia Ciompi
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 325


Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.




La mia recensione

Erano rimasti incastrati l’uno nell’altra. Lei era arrossita ma non si era voltata. E avevano continuato a guardarsi, a scavarsi buchi dentro, zitti e fermi, inzuppati di pioggia. 

Quando "Tutto il buio dei miei giorni" è arrivato nella mia buca delle lettere, carico di promesse, non sapevo cosa aspettarmi. Il successo di Silvia Ciompi su Wattpad, dove ha conquistato milioni di lettori, rappresentava per me un'arma a doppio taglio: se da una parte mi faceva ben sperare, dall'altra mi metteva un po' in soggezione. Perché? Be', perché spesso i grandi successi di pubblico su di me hanno avuto un po' l'effetto della Kryptonite rossa su Superman, scatenando reazioni imprevedibili (molto spesso connesse all'odio profondo).
Inconsapevole dell'impatto emotivo che questo romanzo avrebbe avuto su di me, dunque, ho iniziato a sfogliarlo senza aspettative, per ritrovarmi dopo qualche capitolo con il cuore in preda a un battito furioso, gli occhi lucidi e le mani tremanti. Tra le sue pagine ho trovato una storia travolgente, d'amore e vita, di riscatto e seconde possibilità, di passione e speranza. Sono bastate poche righe a convincermi che Silvia Ciompi possiede un dono, quello della scrittura, che non può lasciare indifferenti: la sua penna incide tagli profondi, che rimangono lì a farti sentire tutte le emozioni possibili e anche di più. 
"Tutto il buio dei miei giorni" è un libro da leggere d'un fiato, alla ricerca di quel lieto fine che possa mettere a tacere tutti i demoni dei protagonisti e dare un po' di pace anche al cuore di chi li ha conosciuti. Uno di quei romanzi che non si dimenticano nemmeno dopo averli chiusi e riposti sullo scaffale. 
Come si potrebbe dimenticare, in fondo, un'emozione che ti sconvolge la testa, ti mette in subbuglio il cuore, ti riordina le idee? Le sensazioni che mi ha regalato Silvia Ciompi non sono facili da catalogare, ma ho provato a metterle assieme in questa recensione spoiler free. Voi, nel dubbio, ordinate il romanzo su Amazon, così potrete provare ciò che ho provato e forse non so spiegare.

Sono rotta in posti che nemmeno sapevo di avere, percorsa da crepe e cicatrici, fuori e dentro di me, e lui le ha viste tutte. Le ha guardate subito, le ha scavate con gli occhi e me l’ha detto in faccia.

Una cosa che apprezzo sempre e ancor di più nei romanzi d'esordio, è quel raro guizzo di originalità ben gestito, che può trasformare una buona storia in una storia unica. Sì, insomma, quel dettaglio peculiare che rende tutto una scoperta, o quel colpo di genio che accende riflessioni e spalanca finestre su mondi nuovi. In sostanza quella scelta coraggiosa compiuta dall'autore, che dona alla storia un valore innegabile. 
Non accade spesso, ma quando succede è davvero entusiasmante e sono felice che Silvia Ciompi non abbia avuto paura di osare, ambientando la sua storia d'amore e rinascita, nel mondo degli ultras. Un mondo controverso, su cui aleggia un'aura di mistero e paura, alimentata dalla cattiva reputazione che alcuni gruppi che ne fanno parte si sono guadagnati nel tempo. Eppure, incurante della sfida che l'attendeva, ha deciso di raccontarcelo, quell'universo misterioso che si muove attorno a un pallone, svelandocene dei lati nascosti fatti di ragazzi dal passato complicato, che sugli spalti hanno trovato un riscatto, una famiglia, una speranza per un futuro migliore.
Tra loro c'è Teschio, che a ventotto anni ha già accumulato un bagaglio di delusioni, scelte sbagliate e porte in faccia, che gli fa da zavorra. Questo ragazzo tutto silenzi e pugni chiusi, sta rimettendo assieme i cocci della sua vita quando la sua macchina si schianta addosso a Camille. Lei, poco più che una ragazzina tutta spigoli e sincerità, si sentiva viva solo sugli spalti, assaporando la magia della curva e guardando di sottecchi gli ultras mentre fantasticava su di loro, fino a quando non si è buttata in strada attraversando senza guardare. Questa è la storia di Teschio e Camille che si infrangono l'una sull'altro, che si cambiano per sempre il destino e si ritrovano assieme, muso contro muso, cuore contro cuore.
Impossibile non farsi trascinare a fondo dalla struggente vicenda di questi due ragazzi che, travolti dall'amore per lo stadio e dagli eventi avversi, si scoprono uniti a lottare le stesse battaglie. Della loro storia non vi dirò nulla, perché dovete scoprirla da voi, ma vi posso dire che non la dimenticherete.


Lei mi è entrata dentro, si è fatta strada nel mio sangue come una malattia, una di quelle brutte che non se ne vanno nemmeno se le combatti. Mi è entrata dentro e non la posso più togliere. E non me ne sono pentito nemmeno un po’.

lunedì 23 aprile 2018

Estrazione: "Una passeggiata con Mary Poppins" di Hélène Druvert: scopri chi ha vinto questo magico libro incantato!



Come al solito, eravate convinti che avessi dimenticato l'estrazione del bellissimo "Una passeggiata con Mary Poppins" vero? Ebbene, miei cari, vi sbagliate. La qui presente blogger non aveva dimenticato di fare l'estrazione, ma aveva decisamente scordato di condividerla qui con voi sul blog. Dovete perdonare una povera ragazza che ha da fare mille cose e non riesce a stare dietro a tutto.


Titolo: Una passeggiata con Mary Poppins
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2016
Autrice: Hélène Druvert 
Dove comparlo:  IBS |Amazon
Prezzo: 22,00 €
Editore: Rizzoli
Pagine: 64


Mary Poppins è forse la bambinaia più amata della letteratura e del grande schermo, e questo affascinante libro di fiabe fatto di pagine ornate con delicate illustrazioni rende omaggio al suo mezzo di trasporto preferito: l'ombrello!

Ispirato all'opera di Pamela L. Travers, un libro pieno di grazia e raffinato come un ricamo grazie al delicato gioco di intagli a taglio laser.


VINCE IL LIBRO


SIMONA SIMONCINI

Cover Love #259





E' di nuovo lunedì e finalmente la bella stagione sembra davvero essere arrivata! Qualcuno di voi avrà sicuramente già in programma una gita per questi prossimi giorni di festa: ricordate di portare sempre con voi un bel libro, magari lasciandovi ispirare da quelli presentati in questa puntata di Cover Love, la rubrica inventata da me che consiste in una classifica in cui vi mostro tre copertine che mi hanno stregata, siano esse di libri italiani, stranieri, vecchi o nuovi e vi da la possibilità di scoprire libri inediti in Italia! 
A voi non resta che dare uno sguardo alle copertine, innamorarvi follemente e scegliere nel sondaggio quella che vi è piaciuta di più! Se poi voleste lasciare un segno del vostro passaggio con un commento o condividere la rubrica con i vostri amici per farli partecipi della vostra nuova cotta letteraria, mi renderete una ragazza felice! 



LA MIA CLASSIFICA DELLA SETTIMANA SCORSA ERA:





1. REALM OF RUINS
2. IRON FLOWERS
3. THE SISTERS OF THE WINTER WOOD


E SECONDO I VOSTRI VOTI LA COVER QUEEN DELLA SETTIMANA E'... 


REALM OF RUINS

L'oscuro fascino di questa tenebrosa cover ha contagiato voi tanto quanto me, confermandosi al primo posto e portando nel regno di Nissera la corona di Cover Queen... ma non per molto!



ECCO LE TRE FANTASTICHE COVER IN CORSA QUESTA SETTIMANA!


1. STATE OF SORROW

L'incredibile cover di State of Sorrow non ha bisogno di particolari introduzioni: le parole lasciano spazio alla coinvolgente armonia di sfumature, che cattura l'occhio creando un effetto ipnotico che non lascia scampo. Amore a prima vista!

TRAMA TRADOTTA DA ME

Sorrow, perché tristezza è ciò che porta con se.
Durante il giorno, Sorrow governa la Corte delle Lacrime, sostituendo il padre impazzito dal dolore che ha trasformato la loro terra un tempo felice in un monumento vivente al fratello morto prima che lei nascesse.
Durante la notte, cerca conforto tra le braccia del ragazzo che ha amato fin dall'infanzia. Ma c'è uno spettro che non smette di perseguitarla, e quando nemici vecchi e nuovi si uniscono contro di lei, Sorrow dovrà decidere quanto lontano vuole spingersi per vincere...

Acquistalo in sconto su Amazon.it



2. THE NEXT TOGETHER


Senza sacrificare nulla della sua invidiabile estetica, la cover di The next together riesce a rispecchiare perfettamente la storia contenuta al suo interno: frammenti di epoche e vite passate che si susseguono in una sequenza di colori ed emozioni speciali.

venerdì 20 aprile 2018

Speciale "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi: facciamo quattro chiacchiere con Camille, la protagonista del romanzo!




L'entusiasmo con cui avete accolto lo speciale dedicato a "Tutto il buio dei miei giorni", romanzo d'esordio della talentuosa Silvia Ciompi, che ha steso tutti con la sua storia d'amore e rinascita, mi ha resa una blogger felice. Vedervi partecipi e contagiati dalle belle vibrazioni nate dall'incontro con Silvia e Teschio, sono la dimostrazione del potere che un buon libro porta con sé. 
Come vi avevo annunciato, dopo aver fatto quattro chiacchiere con Teschio (qui la sua intervista), il protagonista maschile del romanzo, sono pronta a presentarvi quella che è per me la vera stella di questo piccola perla della narrativa contemporanea: Camille.
Voce femminile del romanzo, Camille è una piccola tempesta vivente, in cui infuriano forze inarrestabili, nascoste dietro un viso imbronciato. Lei è senza dubbio una delle ragioni che mi hanno portato ad amare profondamente "Tutto il buio dei miei giorni", perché la sua tenacia mi si è infilata sotto la pelle, vibrante di vita nonostante tutto.
Ammetto di aver avuto un po' di soggezione mentre le ponevo le mie domande per questa intervista: temevo di banalizzare la sua essenza e che lei potesse subire un po' di ansia da palcoscenico. Ma Camille ha saputo tenere testa anche a questa prova, dimostrando di essere capace di affrontare qualunque ansia e strappandomi anche qualche lacrimuccia.
Pronti a conoscere meglio Camille? Preparatevi a rimanerne innamorati e ricordate che prendendo parte allo speciale avrete più possibilità di vincere le copie che metterò in palio nel terzo e ultimo appuntamento che pubblicherò settimana prossima.


Titolo: Tutto il buio dei miei giorni (Autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 10 Aprile 2018
Compralo qui: IBS | AMAZON
Editore: Sperling & Kupfer
Autrice: Silvia Ciompi
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 325


Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.



Ciao Camille, dopo la chiacchierata con Teschio, non stiamo nella pelle all’idea di conoscerti meglio. Ti va di presentarti senza troppe cerimonie?
Ciao Glinda, grazie per avermi permesso di essere qui con te. Allora, su di me non c’è poi molto da dire. “Sono una normale ragazza di vent’anni con la testa sulle spalle, frequento la facoltà di Storia dell’Arte e ho un’unica grande passione: lo stadio.” Questo ti avrei risposto per presentarmi mesi fa, tre semplici informazioni. Adesso, invece, se mi chiedi di riformulare il tutto, quello che posso dirti è che porto addosso ciò che resta dei miei vent’anni dopo un incidente che mi ha stravolto la vita, sto ricominciando a fare tutto da capo e ad andare avanti, ho un'unica grande passione: lo stadio. Il mio chiodo fisso direi che si intuisce, no?


Eh già, lo stadio: croce e delizia. So che per te è stato e resterà un luogo di grande gioia, ma so anche che lì è avvenuto l’incidente che ti ha cambiato per sempre...
“Lo stadio è il posto dove nasci due volte”, non mi ricordo dove l’ho sentita questa frase, ma è assurdamente vera. La prima partita in curva della tua vita è come un secondo battessimo. Rinasci parte di un gruppo, di un tutto, con un ideale, un colore, uno stemma tatuato sulla pelle e sul cuore. Almeno se lo vivi davvero, come ho imparato a viverlo io e come lo vivono gli ultras. È il mio posto nel mondo, dove mi sento intera, completa, mai fuori posto, ma è stato anche il mio punto di rottura. Dopo l’incidente ho perfino pensato che non ci sarei mai più voluta tornare, non così… Ma non sono mai riuscita a odiarlo, a pentirmi del giorno in cui mio padre mi ci ha portata la prima volta. Perché non posso odiare una parte di me così importante e fondamentale.

Mi sembra di sentirle, le tue emozioni. Fanno bene e male assieme. Dalle tue parole si intuisce che, pur essendo giovanissima, la vita ti ha messo duramente alla prova e ti ammiro per come hai saputo reagire. Cosa ti ha dato la forza per non mollare?
La vita è così: è bastarda e beffarda allo stesso tempo, ma non lo sapeva che io sarei stata più forte di lei. Sono piccola, ma mi so difendere bene, come dice Teschio. Lui che è stato il primo a restituirmi un po’ della forza e un po’ di rabbia per ricominciare a reagire. Lui che mi ha insultata, spronata, trascinata avanti nei miei giorni neri e mi ha riaccesa. Ha riacceso qualcosa dentro di me. Ma la forza di non mollare l’ho ritrovata da sola, conquistando un centimetro di vita dopo l’altro. Perché gli incidenti capitano tutti i giorni e arrendersi alle cose brutte che succedono è come dare la partita vinta a tavolino all’avversario. Invece la curva una cosa me l’ha insegnata bene: non è finita fino a quando non è finita davvero.

Non stento a credere che il caratterino di Teschio sia stato in grado di accendere in te la voglia di ricominciare a prendere a morsi la vita (e forse anche lui). Eppure so che non avresti mai pensato che i vostri destini si incrociassero...
Sai che ancora oggi certe volte mi sembra assurdo? Non lo so spiegare, ma per me i ragazzi del gruppo sono sempre stati come delle rock star o dei supereroi. Dopo anni passati nello stesso posto senza rivolgerci mai la parola, vedere Teschio salire su quell’ascensore è stato un po’ come morire e nascere allo stesso tempo. Una cosa che sogni, che aspetti e aspetti, senza mai il coraggio di confessarlo nemmeno a te stessa. Una cosa che fa paura, ma in grado di riaccendere anche il corpo e il cuore più spezzato. La cosa più assurda è che non era nemmeno l’oggetto della mia cotta epica, ma mi è bastato sentirlo parlare, farmi percorrere dalle sue battute sprezzanti per dieci minuti, per capirlo subito che i suoi occhi mi sarebbero rimasti addosso e non se ne sarebbero andati mai.

giovedì 19 aprile 2018

Recensione e giveaway "Tutta la vita che vuoi" di Enrico Galiano


Oggi è un gran giorno per gli amanti della lettura, perché proprio oggi esce in tutte le librerie "Tutta la vita che vuoi" il nuovo, attesissimo romanzo di Enrico Galiano, che già co "Eppure cadiamo felici" aveva conquistato proprio tutti. Io ho la possibilità e l'immensa gioia di leggere questo romanzo di formazione, d'amore e di vita, in anteprima. Come era prevedibile, l'ho amato visceralmente. Ma ve ne parlo meglio nella mia recensione priva di spoiler.

Titolo: Tutta la vita che vuoi (Autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018
Dove comprarlo: IBS | AMAZON
Autore: Enrico Galiano 
Editore: Garzanti
Prezzo: 17,90 €
Pagine: 300



Ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. E Filippo vive uno di quei momenti il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere al professore che lo umilia da sempre. Fuggito da scuola vuole solamente raggiungere Giorgio, il suo migliore amico, che si sta domandando perché non sia riuscito a piangere al funerale del fratello. Sono solo due adolescenti, ma sono in lotta contro il mondo da cui non vogliono più essere sopraffatti. E, mentre sono fermi in macchina a un parcheggio, arriva una ragazza che corre a perdifiato verso di loro. È Clo che ha appena rubato un telefonino, perché quello è il modo per spezzare la pioggia che sente dentro. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di cambiare è impressa nei loro volti. Quello è il momento giusto per prendere coraggio e seguire i desideri. Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa potrebbe renderli felici. Lei ha lo zaino pieno di motivi per cui essere grati alla vita. Ora anche Giorgio e Filippo devono trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Clo non riesce a condividere la sua più grande speranza per il futuro. Perché a volte si è troppo giovani per capire che esiste qualcuno pronto ad ascoltare. Perché a volte ci sono segreti che non si è pronti a rivelare. Per farlo bisogna realizzare che non bisogna temere l'arrivo della felicità per toccarla davvero.


La mia recensione

Ha solo diciassetteanni e zero certezze nella vita, Giorgio De Santis, ma se dovessero mai chiedergli qual è l’unica cosa di cui è sicuro, lui direbbe senz’altro “la gente che ti vede da fuori”. “La gente che ti vede da fuori non capisce niente”, pensa Giorgio.


Mi piace pensare di essere quel tipo di ragazza che non commette lo stesso errore per due volte di seguito. Dovete sapere che la prima volta in cui mi sono imbattuta in uno scritto di Enrico Galiano, ovvero "Eppure cadiamo felici" (qui la mia recensione), l'ho fatto incautamente e a cuor leggero, del tutto inconsapevole dell'impatto emotivo che la storia di Lo e Gioia avrebbe avuto su di me. Se qualcuno mi avesse preparata, forse, non avrei versato tutte quelle lacrime leggendolo, o almeno mi sarei tolta il rimmel, per evitare che mi colasse sulle guance e sporcasse il cuscino.
Perciò, per evitare di fare disastri e trovarmi nuovamente con il cuore in panne, quando ho avuto tra le mani "Tutta la vita che vuoi", il nuovo sospirato romanzo del professore più ammirato del web, ho preso tutte le precauzioni possibili. Mi sono struccata, mi sono armata con una buona dose di coraggio e forza d'animo, ho messo accanto a me una scorta di fazzoletti e di piccoli post-it colorati con cui segnare tutte le mie frasi preferite e mi sono detta che questa volta sarei stata forte e che alla fine non avrei urlato di frustrazione per la voglia di poter leggere almeno un'altra pagina, un' altro pensiero, un'ultima riga nascosta.
Ma capita che ci siano volte in cui le corazze non servono a nulla. Perché alcune storie sono fatte per distruggere muri a colpi di battiti del cuore, per costruire sogni sulle macerie e per mandare in frantumi ogni limite. Alcune storie, come quelle racchiuse in "Tutta la vita che vuoi" sono in grado di mettere radici nell'animo di chi vi si imbatte, creare nuovi equilibri, nuove armonie e cambiare ogni cosa. Perciò devo ammetterlo: non sono poi così brava a evitare di commettere lo stesso errore per due volte di seguito, perché proprio come è successo con "Eppure cadiamo felici", anche "Tutta la vita che vuoi" mi ha steso senza lasciarmi scampo. Il perché ve lo racconto nella mia recensione che, essendo spoiler free, sarà più che altro una sfacciata dichiarazione del mio amore per questo romanzo.

Clo è un ossimoro perché è panna e petrolio. È un ossimoro perché è un sole scuro. Un casino assordante dietro uno sguardo muto. È un ossimoro perché non sa niente di quello che vuole eppure lo sa molto bene. È un ossimoro perché il suo sorriso è sempre umido di lacrime invisibili, come ogni sua lacrima è colma di luce.
"Tutta la vita che vuoi" appartiene a quel raro e bellissimo genere di storie che in sole 24 ore riesce a riassumere tutta la magia, il dolore, il delirio e la follia di una vita intera. Anzi, tre: quella di Filippo Maria, quella di Clo e quella di Giorgio, che in un giorno di sorprendente e spregiudicata libertà affrontano un viaggio di cui porteranno i segni sulla pelle e sull'anima per tutti i giorni a venire.
Mi sembra di vederli, assieme, scarmigliati ma sorridenti: Clo che odia il suo nome perché le riapre ferite che bruciano troppo, che rubacchia per spegnere i pensieri e accendersi il fuoco dentro, che riempie il suo zaino con foglietti su cui appunta sogni e segreti; Filippo Maria che non capisce suo padre, che inventa nuove parole con la sua dislessia, che rimpiange l'affetto di una madre e vorrebbe avere il coraggio di mandare a quel paese il prof che lo umilia da sempre; Giorgio che è un piccolo genio, ma non riesce a risolvere il rompicapo che l'assilla, non riesce a piangere per la morte del fratello, non riesce nemmeno a smettere di balbettare. Me li vedo lì, con le loro paure, i loro sogni, i loro bagagli di adolescenti, che sono purtroppo già così pieni di rinunce e scelte sbagliate, fatte da chi avrebbe dovuto proteggerli e invece li fa sentire soli in mezzo a un mondo che non li capisce. E li vedo, come in un film, prendere a quattro mani il coraggio e avventurarsi in un viaggio lungo un giorno, ma intenso quanto quello della vita.
Perché in effetti, la vita è un po' così: cambia in un lampo, ti mette alle strette, ti costringe a prenderla in mano e darle una direzione, se non vuoi che la direzione la scelga lei. E questo Filippo, Clo e Giorgio lo capiscono quando le stelle si allineano e i loro destini si incrociano, dando il via a una serie di eventi che ancora mi scorrono d'avanti agli occhi come una vecchia pellicola in bianco e nero.
"Tutta la vita che vuoi" è un libro che profuma di rivincita, di coraggio, ma anche di deliziosa voglia di libertà dal dolore, dai ricordi che fanno male, dagli addii che graffiano dentro, dai segreti che creano il vuoto attorno. Un bellissimo grido d'amore che da voce all'adolescenza in modo limpido e prezioso, da leggere d'un fiato.

martedì 17 aprile 2018

Speciale "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi: facciamo quattro chiacchiere con Teschio, il protagonista del romanzo!


 

Che voi leggiate centinaia di libri all'anno, o solo uno, una cosa è certa: in quelle pagine si cercano tutte le emozioni del mondo. E se il vostro genere preferito è il contemporary romance, posso darvi un consiglio che vi incito a seguire: date una possibilità a "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi. Fatelo senza aspettarvi nulla, come ho fatto io, ma preparatevi a essere investiti da un fiume di lacrime, sorrisi, farfalle nello stomaco e pugni in pieno volto
Sappiate che l'autrice non si è limitata a mettere assieme due anime tormentatissime, ma ha voluto raccontarci di una realtà controversa: quella degli ultras.
Teschio, all'anagrafe Luca, è un ragazzo con la pelle resa dura da un passato disastroso, che l'ha spinto a fare scelte sbagliate le cui conseguenze pesano ancora sul suo cuore. Camille è una ragazza di buona famiglia, con un presente complicato e tanti sogni spezzati nel cuore. Per entrambi c'è una cosa irrinunciabile: lo stadio. Le vite di questi due ragazzi si incrociano in modo drammatico, ma imprevedibilmente, quando tutto per entrambi si sgretola, nasce uno spiraglio di speranza. La speranza di ricominciare a vivere nonostante tutto, assieme, mano nella mano, muso contro muso. 
Teschio e Camille, con i loro fantasmi, la loro forza d'animo, la loro testardaggine e il loro amore per la curva, sono l'anima di "Tutto il buio dei miei giorni". Ecco perché ho deciso di ospitarli sul mio blog per uno speciale in tre parti in cui avrete la possibilità di conoscerli meglio (la seconda, in cui farò due chiacchiere con Camille, andrà online tra qualche giorno, mentre l'ultima, la recensione, la troverete sul blog settimana prossima). 
Pronti a fare quattro chiacchiere con Teschio? Allacciate le cinture, si parte e ricordate che prendendo parte allo speciale avrete più possibilità di vincere le copie che metterò in palio nel terzo e ultimo appuntamento che pubblicherò settimana prossima.



Titolo: Tutto il buio dei miei giorni (Autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 10 Aprile 2018
Compralo qui: IBS | AMAZON
Editore: Sperling & Kupfer
Autrice: Silvia Ciompi
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 325


Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.


 


Ehilà Teschio (preferisci che ti chiami con il tuo vero nome, Luca?). Vuoi dirci qualcosa di te? 

Ciao Glinda, grazie davvero per questa chiacchierata. Sì, Teschio va benissimo, per nome mi ci chiamano soltanto i poliziotti o il mio migliore amico Bolo, quando combino qualche casino più grosso del solito. Che dire, ho ventotto anni, sono un tatuatore nel tempo libero e un ultras nel tempo pieno, perché tutta quanta la mia vita gira intorno alla mia curva e al mio gruppo: una famiglia vera e propria per me, e anche l’unica che mi resta…

So che non hai avuto una vita facile e che in curva hai trovato una famiglia. Sugli ultras girano un sacco di storie, ma so che la curva per te rappresenta qualcosa che va ben oltre i pregiudizi... 

Gli ultras purtroppo sono associati soltanto a certi fatti di cronaca, ma in pochi conoscono davvero gli ideali che stanno dietro a questa parola e i sacrifici che fanno i gruppi del tifo organizzato per essere sempre al seguito della propria squadra. Per me ultras è uno stile di vita, è la famiglia anticonvenzionale, è tutto il mio mondo, quello che mi sono scelto e che continuo a scegliere ogni giorno. 

Be', attraverso i tuoi occhi ho potuto assaggiare un po' di quella magia di cui parli. E poi è sugli spalti che hai incontrato Camille la prima volta. Ricordi ancora cosa hai provato quando l'hai vista? 

Camille e la sua felpa bianca, i capelli incasinati e un sorriso assurdo, impossibile da non guardare durante quella partita fiacca e giocata in svantaggio di anni fa. E chi se lo scorda più, quel giorno! Non lo so se si può descrivere, sai? È che l’ho vista e ho pensato che non fosse neanche tanto bella, che fosse fuori posto, che lì in mezzo non c’entrava niente, ma l’ho capito subito che non me la sarei mai più tolta dalla testa. Un po’ come una scheggia che ti si conficca sotto pelle e non si fa più sfilare via.