Atelier dei Libri: Recensione "Il filo che ci unisce" di Robin Benway

martedì 18 dicembre 2018

Recensione "Il filo che ci unisce" di Robin Benway

Ultimanente, ve ne sarete accorti, faccio fatica a tenere il passo con i miei soliti ritmi di lettura. La vita scorre veloce e capita fin troppo spesso di non riuscire a trovare il tempo per leggere o per parlarvi dei libri che ho divorato. Tuttavia sul mio cammino è arrivato "Il filo che ci unisce" ed è stato subito amore, tanto da convincermi ad accendere il pc e scrivere una recensione appassionata (e ovviamente senza spoiler!). 

Titolo: Il filo che ci unisce (Autoconclusivo)
Data di pubblicazione: 30 Ottobre 2018
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Autore: Robin Benway
Editore: De Agostini

Prezzo: 15,90 €
Pagine: 335
Il mio giudizio:



Non avere né fratelli né sorelle non è poi tanto male. È così che l’ha sempre pensata Grace, figlia unica e adottata di una famiglia benestante. Ma quando all’ultimo anno di liceo scopre di essere incinta, Grace deve ripensare a tutte le sue teorie. Dare in adozione la bambina che sta crescendo dentro di lei è la scelta più difficile che abbia mai fatto, e all’improvviso sente il bisogno di saperne di più. Sulla sua storia, sulla sua vera madre. Scopre così di non essere affatto figlia unica. Come un uragano nella sua vita arriva no una sorella e un fratello. Maya, che ha un anno meno di lei e che ha un opinione su tutto.
Soprattutto sulla famiglia appena ritrovata. E Joaquin, che ha passato tutta la vita in affido e che non ha alcune intenzione di aprire il suo cuore a nessuno. Tanto meno alle due sorelle. Una straordinaria storia che parla del significato della famiglia in tutte le sue forme.


La mia recensione


Ogni lettore ha un genere che preferisce, un tipo di storia a cui non può proprio resistere, insomma un punto debole. Io, per esempio, pur essendo una lettrice onnivora che passa dalle saghe fantasy a quelle familiari senza troppe cerimonie, rimango sempre incantata dai romanzi contemporanei incentrati sui rapporti familiari in giovane età. 
Ecco perché quando ho saputo che in Italia sarebbe arrivato "Far From The Tree" di Robin Benway, vincitore National Book Award for Young Adult People 2017, ho praticamente fatto i salti di gioia. Come direbbero in Inghilterra (si vede che non mi sono ancora ripresa dalla nostalgia del mio ultimo viaggio?), il libro di Robin Beway, è proprio la mia tazza di tè ed è per questo che appena la DeA lo ha portato in Italia con il titolo "Il filo che ci unisce" ho subito fatto il possibile per trovare il tempo di leggerlo e sono davvero felice di averlo fatto.
"Il filo che ci unisce" è una storia intensa e toccante, che si addentra nei meandri dei legami familiari a tutto tondo attraverso le tre voci narranti dei giovani protagonisti, tutti fratelli separati alla nascita. Perfetto per i fan del telefilm "This is us", questo romanzo offre un'onesta riflessione sui rapporti tra fratelli e familiari in generale, sulle paure che celiamo al prossimo, sul bisogno viscerale di sentirsi parte di qualcosa. 
Un romanzo che affronta il tema dell'omosessualità, dell'affidamento, del bullismo, della maternità in giovane età, della famiglia, dell'amore a tutto tondo e lo fa in modo eccellente, regalando emozioni dall'inizio alla fine. 
Un regalo perfetto da fare e da farsi, per essere investiti da un vagone di emozioni, ma siete avvisati: se inizierete a leggerlo, non potrete più metterlo giù!



Narrata in terza persona dal triplice punto di vista dei protagonisti, la storia che Robin Benway ha deciso di regalarci, è una di quelle che non si dimenticano facilmente. Ma chi voglio prendere in giro? Non si dimenticano affatto. Rimangono lì, nel posticino che si sono scavate tra il cuore e l'anima, impigliate tra i ricordi a tempo indeterminato. Sin dalle prime pagine si ha la percezione di trovarsi al cospetto di un libro che lascerà il segno, ma credetemi quando vi dico che le emozioni più intense arriveranno da metà libro in poi e non vi lasceranno assolutamente scampo. 
Tutto ha inizio con Grace, orfana che ancora adolescente si trova con un bambino nella pancia, il cuore infranto e una decisione difficile con cui fare i conti. Il dolore di dover dare in affidamento la sua bambina, la spinge a voler conoscere i suoi genitori biologici per ricucire una ferita mai rimarginata. Quella che però doveva essere la chiusura di un cerchio, si rivela invece l'inizio di qualcosa di inaspettato: Grace non riesce a trovare sua madre, ma scopre di avere due fratelli di cui non era a conoscenza ed è determinata a trovarli. Così entrano in scena il dolcissimo Joaquin e la sarcastica Mya, che nonostante la loro reticenza e le loro paure, scoprianno assieme a Grace cosa significhi appartenere davvero a qualcuno.
Tre ragazzi diversi eppure simili, tre cuori rattoppati che battono allo stesso ritmo anche se su scale diverse, tre storie che si intrecciano e rivelano quanta forza può celarsi dietro l'amore incondizionato di chi sarebbe pronto a qualunque tipo di sacrificio pur di vederti felice. Un libro dolcissimo da leggere con un pacco di fazzoletti a portata di mano, perché le lacrime sono assicurate!

"Il filo che ci unisce" racconta una una storia avvincente e dolcissima affrontando temi importanti (l'autoaccettazione, l'omosessualità, l'abuso di alcolici, l'adozione), e lo fa in modo onesto, senza inutili sensazionalismi o colpi di scena mozzafiato. A spezzare il respiro, infatti, sono le bellissime sensazioni che volano dalle pagine e raggiungono il cuore, commuovendo dall'inizio alla fine. 
Quando Grace piomba nelle loro vite, sia Joaquin che Mya fanno difficoltà a darle una possibilità, in fondo i tre non sono altro che degli estranei che non hanno nulla in comune, tranne dei genitori assenti. Ma ben presto si accorgeranno che c'è molto più del sangue a unirli: condividono le stesse paure, le stesse domande, le stesse speranze. Se all'inizio sarà tutto scandito dal timore di farsi troppo male avvicinandosi l'uno all'altro, alla fine vi commuoverete ogni volta che i tre inizieranno a sentirsi davvero fratelli.
La scelta della narrazione in terza persona permette di immergersi senza riserve nelle vite dei tre fratelli, così diverse eppure legate da un filo invisibile e tenace quanto l'uragano. Da una parte c'è Joaquin, che ha vissuto saltando da una famiglia affidataria all'altra e che pur avendo finalmente trovato due genitori amorevoli e un posto da poter finalmente chiamare casa, per paura dell'ennesima delusione fatica a lasciarsi andare; dall'altra Mya, cresciuta in una famiglia amorevole che però si sta sgretolando in modo tragico; e nel centro c'è Grace, che vuole tenerli uniti, ma ha paura che scoprendo della sua bambina data in adozione potrebbero pensare che lei non sia meglio della madre che li ha abbandonati. Assieme impareranno che per amare davvero qualcuno bisogna amare se stessi e accettare di correre il rischio di un cuore infranto.

Verdetto: un libro che parla al cuore

2 commenti:

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    Grazie per l'eventuale partecipazione!
    Rainy

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  2. Davvero una bellissima recensione! Il romanzo finisce direttamente in lista e sarà uno dei miei prossimi acquisti mi sa =)

    RispondiElimina

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