Atelier dei Libri: Recensione "Eppure Cadiamo Felici" di Enrico Galiano

martedì 17 ottobre 2017

Recensione "Eppure Cadiamo Felici" di Enrico Galiano



Capita, di tanto in tanto, di trovare sul proprio cammino libri speciali, che ti porterai sempre nel cuore. E' il caso di "Eppure Cadiamo Felici" di Enrico Galiano, che ho letto con gioia immensa e di cui vi parlo nella recensione spoiler free di oggi.



Titolo: Eppure cadiamo felici (Autoconclusivo)Data di pubblicazione: 18 Aprile 2017
Autrice: Enrico Galiano
Editore: Garzanti
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Prezzo: 16,90 €
Pagine: 384




Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono milioni di visualizzazioni. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.





La mia recensione

C’è una parola francese per dire quello che sta provando adesso: frisson, che è più o meno il risultato di un frullato di sensazioni come paura, eccitazione, desiderio, tremarella e altre. È bello che esista al mondo una parola che vuol dire sia paura che desiderio. Quasi sempre è paura e desiderio insieme, in egual misura, quello che si prova quando succedono le cose davvero belle.
Eppure Cadiamo Felici di Enrico Galiano è arrivato nella mia vita in modo imprevisto. E, proprio come tutte le cose impreviste, ha messo tutto in disordine e mi ha colto di sorpresa in ogni modo possibile. Mi ha emozionato, sorpreso, stupito e mi ha ridotto in lacrime. Ma, ancor di più, mi ha reso felice. E questo non accade con ogni imprevisto, ma solo con quelli migliori. Ma, come mi ha insegnato Gioia, c'è una parola francese per descrivere quello che ho provato leggendo questo libro: Frisson.
Non stupisce che il libro si sia aggiudicato il Premio Opera Prima 2017, né che le sue parole abbiano fatto innamorare migliaia di lettori in tutta Italia. Enrico Galiano è un autore eccezionale, capace di creare meraviglie che solo chi mangia e respira e sogna parole, può generare. E lo dimostrano le schiere di follower che lo circondano: quando si incontra qualcuno che sa raccontare così bene la vita, lo si riconosce.
Ecco perché, se lo avessi conosciuto prima, avrei letto Eppure Cadiamo Felici pronta all'uragano di emozioni che ha scaturito in me. Ma come ho detto questo libro mi è capitato tra le mani in modo inatteso, perciò l'ho letto totalmente a scatola chiusa. Impreparata alla storia di Gioa Spada, al senso di attaccamento che avrei nutrito nei suoi confronti, al bisogno di leggere altro sul suo conto.
Sebbene non abbia potuto preparare me stessa al fiume di sentimenti che il libro mi avrebbe suscitato, ho la possibilità di avvisare voi. Perciò, siete stati avvisati: questo libro crea meraviglie, brucia di una rara bellezza e sa far male ma, soprattutto, marchia il cuore. Un libro che dovete leggere, che voi siate giovani adesso o lo siate stati. Perfetto per gli amanti di John Green, Jandy Nelson e Rainbow Rowell. 
  
«Pensi alla sua anima, più che a una voce solista, come a un coro che prova ogni giorno a cantare la stessa canzone, ma che raramente ci riesce. Ci sono più voci dentro la sua anima che dentro un teatro gremito, un teatro grande almeno quanto il mondo.»


Libri come quello di Galiano sono la prova che la letteratura Young Adult offre la possibilità di dar voce a storie coraggiose e bellissime, dolci e pungenti, che impartiscono lezioni senza voler fare della morale e danno la giusta dimensione a un'età complessa quanto l'adolescenza. Non c'è altro che possa dire se non questo: leggetelo. 
Come si racconta un libro che ti si è infilato nel cuore, mettendolo sottosopra per crearvi un ordine tutto suo? Vorrei che la protagonista, Gioia Spada, fosse qui con me, adesso, per suggerirmi una delle parole intraducibili che colleziona, per poter descrivere quello che mi ha trasmesso la sua storia. Mi accontenterei anche di Tonia, l’amica immaginaria di Gioia, e delle sue battutine all’arsenico: sono sicura che saprebbe trovare la battuta giusta per dare senso a questa recensione.
Eppure Cadiamo Felici è un libro di quelli che non lasciano spazio a distrazioni, che fanno sbocciare pensieri e riflessioni anche sul cemento, che fanno sorridere tra le lacrime e piangere tra i sorrisi. Vorresti leggerlo e rileggerlo, sempre come se fosse la prima volta, e conoscere ancora Gioia e Lo, vedere le loro solitudini incrociarsi a metà strada e dar vita a una luce che abbaglia e cambia tutto. Gioia e Lo, Lo e Gioia, due metà dello stesso vinile scheggiato, pieni di crepe e segreti, pieni di fragilità troppo grandi per essere contenute nel cuore di un adolescente, ma che condivise pesano meno.
Quelle di Gioia, sola contro un mondo che non la capisce, frutto di un amore sbagliato, con un (mitico) insegnate come amico e una passione per le parole intraducibili. E quelle di Lo, misterioso groviglio di segreti amari e dolci fragilità. La loro è una storia di colpi inflitti dalle persone che avrebbero dovuto proteggerli, perché nella vita è così che va. Colpi forti, che feriscono, che creano cicatrici. Ma è anche una storia d’amore. Quell'amore bello, che porta la pioggia dove tutto è arido e mette in luce quello che c’è di buono nel mondo, anche quando ci sentiamo degli alieni. In te, anche quando sei imperfetto. Nella vita, anche quando è cattiva. Ovunque.

«Non è che quando ami ti ammali: quando ami guarisci. Sono gli altri, tutti quelli che non amano, loro sono i pazzi, loro sono quelli fuori di testa. Quelli che amano, quelli che amano davvero, loro sono i sani, gli unici sani in un mondo di pazzi.»


Delle vicende che vivono Lo e Gioia, non c'è molto che si possa dire. Parlarne troppo, eccedere, le priverebbe della loro improvvisa magia che sorprende dalla prima all'ultima pagina. Quello che si può dire, però, è che la loro storia è bellissima e toglie il respiro, che Gioia è una di quelle protagoniste toste, ma toste davvero. Presa a calci dalla vita, dai suoi compagni di scuola, dalla sua famiglia allo sbando, Gioia ha il cuore pieno di crepe, che però custodisce interi universi. Lei è un cielo di parole intraducibili, troppo buio per essere visto da occhi impreparati. 
Ma quando Lo riesce a scorgerlo, quel cielo, tutto si riempie di luce e vita e colori. La loro è una storia d'amore dolcissima, ma anche pungente, un po' come accade con i piaceri più intensi che sono assieme gioia e dolore. Li si adora incessantemente dalla prima all'ultima riga, desiderando di poterti prendere cura di loro, schermarli dalla realtà che ferisce, etichetta, delude, colpisce duro. Li si vorrebbe stringere fortissimo e cambiare il loro destino, ma presto ci si accorge che in fondo il destino sa come farsi perdonare.
Eppure Cadiamo Felici è un libro che affronta temi cruciali, ma lo fa senza voler fare falsa morale o impartire lezioni sfacciatamente. Come uno dei suoi personaggi secondari, che è tra l'altro il mio preferito, Enrico Galiano è un insegnante e prende sul serio l'adolescenza. Questo non vuol dire che si prenda troppo sul serio, anzi. Il suo romanzo è intriso di intelligenza e sagacia, di sarcasmo e ironia, oltre che di realismo.

Eppure Cadiamo Felici è quel libro che mi piace immaginare tra le mani dei giovani lettori, perché sono questi i romanzi che segnano, che ci portano intraprendere viaggi che val la pena fare. Ma che vorrei trovare anche sui comodini dei lettori di tutte le età, perché non si è mai troppo adulti per un'emozione tale. Dunque, che voi siate o meno adolescenti, questo romanzo, tanto bello e geniale, merita la vostra attenzione





Verdetto: di una rara bellezza


Livello sensualità: baci e carezze

9 commenti:

  1. Recensione bellissima, avevo già voglia di leggere questo libro ed ora sono sicura che rientrerà tra i miei acquisti in libreria.
    Una cosa, non so se te ne sei accorta, ma la trama è quella di "Regina Rossa". Non voglio assolutamente criticarti, semplicemente me ne sono accorta e volevo avvisarti

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  2. Avevo letto la recensione di Mr. Ink (Diario di una dipendenza) e già lui mi aveva convinto, ma adesso penso proprio che devo decidermi a prenderlo con il prossimo ordine Amazon. Il parere di due bookblogger di cui mi fido è senz'altro da prendere in considerazione. ;)

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  3. È proprio una delle prossime letture che affronteró a breve.
    Adoro le storie dove ci sono molte difficoltà e personaggi pieni.

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  4. Ciao! Il titolo ha catturato la mia attenzione e la tua recensione mi ha convinto. Gioia mi sta già simpatica perché colleziona parole e io amo collezionare le etimologie delle parole ^^

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  5. Non conoscevo questo libro.
    Ovvero, avevo visto la copertina e, senza leggere la trama, nella mia testolina vuota pensavo che non mi sarebbe piaciuta. Credo però che questa lettura la recupererò. Sembra davvero bello! Grazie anche questa volta per la recensione e il tuo parere!

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  6. Bellissimo! Anche io l'ho letto da poco tempo e ancora lo guardo in libreria e penso a Gioia e Lo. Quando un libro non ti molla anche una volta finito ha proprio qualcosa di speciale fra le sue pagine.

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  7. Ciao
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  8. Bellissima recensione, complimenti, mi hai proprio convinta ^_^

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  9. Ci sono due momenti che mi sono piaciuti del libro. Quando ho visto la sua copertina e quando l'ho riportato in biblioteca. Sì, perché "Eppure cadiamo felici" é il libro più brutto che si possa leggere. Enrico Galiano si dimostra essere uno scrittore che cerca di immedesimarsi nel mondo degli adolescenti, fallendo. Il libro é pieno di stereotipi e luoghi comuni su quel mondo, distinguendosi come un inno alla mediocrità. Per non parlare delle parolacce. Lo scrittore é convinto che aggiungendole il suo libro riesca ad essere di interesse ai ragazzi, che secondo lui usano. Galiano prova ad imitare scrittori di successo come Pennac inserendo momenti di lettura più facile e scorrevole, ma il risultato non é altro che noia e perdita di tempo per il lettore. Trama piatta, fa specchio su una società violenta, scurrile e spregevole.
    Il libro dovrebbe essere orientato verso gli adolescenti, ma non fa altro che mandare messaggi opposti. Ho 16 anni e neanche una delle 400 e più pagine mi ha coinvolto.

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