Atelier dei Libri: Words of Love #24

giovedì 26 settembre 2013

Words of Love #24



Torna Words of Love, un meme che vi farà impazzire, vi toglierà il fiato e pure il sonno, diventando la vostra nuova ossessione! In cosa consiste? Semplice!Ogni settimana trascriverò una scena particolarmente romantica e perché no, un po' hot, da uno dei libri che sto leggendo o che ho letto (diciamo tipo un teaser). Voi potrete fare lo stesso nei commenti ovviamente ma ricordate che ci troviamo in un blog frequentato da persone di tutte le età, perciòNON sono ammessi passaggi troppo SPINTI, VOLGARI o ESPLICITI! E fate anche attenzione a non fare spoiler!
Fate i buoni, mi raccomando!


Le mie Words of Love di questa settimana sono tratte da...  


"Sei bellissima stasera", di Samantha Young. Bene, ragazzi, ammetto che non vi ho parlato di questa uscita di proposito, nonostante l'avessi attesa a lungo. Perché? Ma per protestare contro l'orribile titolo e l'insipida copertina scelti dalla Mondadori.
Si tratta di un romanzo MOLTO HOT che aspettavo in quanto molto chiacchierato all'estero.  Il titolo originale era "On Dublin Street" e la cover originale la vedete al lato. Insomma, tutta un'altra storia rispetto a titolo e cover italiane. Okay, volevano evitare l'effetto "copertina sexy" (perché, poi?), ma era necessario cadere nell'effetto "copertina anonima"? Per me la risposta è chiara: NO!
Ora, dopo questa dose di polemiche, beccatevi l'estratto che ho scelto per voi, che mi piace perché pieeeeno di tensione sessuale.

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«Stavo pensando di organizzare un picnic al Meadows sabato, sempre che ci sia bel tempo, in modo da rifarmi con Ellie per non essere stato molto presente negli ultimi tempi. So che le manca anche Adam. Ti va di venire?»
«Dipende.» Nel tentativo di recuperare il controllo, tornai nel Regno delle Acidone. «Mi accuserai di essere gelosa del tuo panino?»
Scoppiò a ridere di cuore, una risata piena, che andò a solleticarmi nell'intimo. «Me lo sono meritato.» Lentamente si avvicinò, costringendomi ad arretrare ancora. «Ma mi perdonerai? Verrai? Come amica?» C'era qualcosa di volutamente sarcastico nel modo in cui pronunciò la parola "amica".
Lo scrutai diffidente. «Braden...»
«Solo amici.» I suoi occhi si posarono sulla mia bocca, incupendosi. «Te l'ho detto. Se tu puoi fingere, allora posso fingere anch'io.»
«Non sto fingendo.» Era la mia voce a suonare così eccitata e ansimante?
Braden sogghignò come se non mi credesse. «Sai, stai proprio mettendo a dura prova le mie doti di attore.»
«Doti di attore?»
«Fingere, Jocelyn.» Fece un altro passo in avanti, socchiudendo gli occhi. «Non sono mai stato bravo, sai?»
Oddio, stava per baciarmi. Ero nel suo ufficio, con un paio di jeans orribili e dei capelli altrettanto orribili, e lui stava per baciarmi.
«Mr Carmichael, Mr Rosings e Ms Morrison sono arrivati.» La voce di Morag riecheggiò nell'ufficio dall'interfono e Braden si irrigidì.
Fui travolta da uno strano senso di sollievo misto a delusione e, imbarazzata, feci un passo indietro, voltandomi verso la porta. «Ti lascio lavorare.»
«Jocelyn.»
Mi girai, guardando ovunque tranne che nei suoi occhi. «Sì?»
«Il picnic. Ci sarai?»
Nonostante il sangue mi stesse ancora fischiando nelle orecchie e il mio corpo, in trepidazione per il suo bacio, fosse ancora tesissimo, misi da parte tutto quanto, ricordando chi fosse Braden e quanto mi spaventasse. Sollevai il mento e incontrai il suo sguardo. «Come coinquilina di tua sorella, sì ci sarò.»
«Non come mia amica?» Mi stuzzicò.
«Non siamo amici, Braden.» Aprii la porta dell'ufficio.
«No. Non lo siamo.»
Non ebbi bisogno di voltarmi per vedere la sua espressione. La percepii nelle sue parole. Precipitandomi giù per il corridoio, rivolsi giusto un velocissimo cenno di
saluto a Morag prima di tuffarmi nell'ascensore che mi avrebbe portato via da lui. Cos'era succeso? Dov'era finito il mio Braden platonico e amichevole, e perché era tornato Mr Eleganza? Pensavo di non essere il suo tipo. Pensavo di essere al sicuro.
"No. Non lo siamo." Quelle parole continuavano a rimbombarmi nella testa mentre mi catapultavo fuori dall'edificio, all'aria aperta. Non si trattava delle parole. Si trattava del tono con cui le aveva pronunciate. Un tono grondante di desiderio sessuale.
Cazzo.



Be' ammetto che non è il mio libro preferito, ma per ora è divertente! Voi che ne dite?

Aspetto le vostre Words of Love!

11 commenti:

  1. Molto moooolto bene! :) Pensavo di non comprarlo...temendo fosse la solita storia che si ripete... MA credo di aver decisamente cambiato idea!!! :P

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  2. mi hai incuriosito! Temevo fosse un altro 50 sfumature... (che a me, personalmente, non è piaciuto)

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  3. Uao, messo in lista.

    Quando le porte si aprirono, feci un passo avanti. Alzai la testa e un paio di occhi blu incontrarono i miei. Mi si mozzò il fiato.
    Il dio del sesso era il solo occupante dell’ascensore.
    Indossava una cravatta color argento e una camicia di un bianco brillante:
    l’assenza di colore enfatizzava le sue iridi incredibilmente blu. Se ne stava lì, con la giacca aperta e le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, in una posa informale. Per me fu come andare a sbattere contro un muro che non avevo visto.
    Mi bloccai, lo sguardo inchiodato a quell’uomo: era ancora più
    abbagliante di come lo ricordavo.
    Non avevo mai visto capelli di un nero tanto puro. Erano lucidi e un po’ lunghi, ad accarezzargli il colletto. Questo particolare sexy era il tocco finale che aggiungeva il fascino del ragazzaccio all’immagine
    dell’imprenditore di successo, come la panna montata su un brownie ricoperto di caramello caldo. Mia madre avrebbe detto che solo i mascalzoni e i motociclisti avevano capelli così.
    Le mie mani si contrassero per il desiderio di toccarli e di constatare
    se al tatto erano davvero così setosi come sembravano.
    Le porte iniziarono a chiudersi.
    Lui fece un agile passo in avanti e premette il pulsante per farle
    riaprire. «C’è spazio per tutti e due, Eva.»
    Il suono di quella voce roca, inesorabile, mi risvegliò dal mio
    momentaneo stordimento. “Come fa a sapere il mio nome?”
    Poi mi ricordai che aveva raccolto il mio badge quando mi era
    caduto nell’ingresso. Per un istante fui indecisa se dirgli che stavo
    aspettando qualcuno, in modo da poter prendere un altro ascensore, ma, recuperando un briciolo di razionalità, non lo feci.
    Che cosa mi stava succedendo?
    Era evidente che lui lavorava al Crossfire. Non potevo evitarlo ogni
    volta che lo vedevo, e perché avrei dovuto? Se volevo arrivare al punto di poterlo guardare senza lasciarmi sconvolgere dalla sua sensualità, dovevo vederlo abbastanza spesso da considerarlo parte dell’arredamento.
    Ah! Magari…
    Entrai. «Grazie.»
    Lui lasciò andare il pulsante e fece un passo indietro. Le porte si
    chiusero e l’ascensore iniziò a scendere.
    Mi pentii subito della decisione di condividere con lui la cabina.
    La consapevolezza della sua presenza mi faceva formicolare la
    pelle. In quello spazio ristretto lo sentivo potente, l’energia che
    irradiava era palpabile e il suo magnetismo sessuale faceva sì che
    non riuscissi a stare ferma. Il mio respiro si fece irregolare, e così
    anche il battito cardiaco. Avvertii di nuovo quell’inesplicabile spinta
    verso di lui, come se mi stesse facendo una silenziosa richiesta alla
    quale ero istintivamente portata a rispondere.
    «Le è piaciuto il suo primo giorno?» mi chiese, facendomi
    sobbalzare.
    La sua voce risuonò, scivolando dentro di me a un ritmo seducente.
    “Come diavolo fa a sapere che è il mio primo giorno?”
    «Sì, molto» risposi in tono piatto.
    «E il suo com’è stato?»
    Sentii il suo sguardo percorrere il mio profilo, ma tenni l’attenzione
    concentrata sulle porte di lucido alluminio dell’ascensore. Il mio
    cuore batteva all’impazzata, il mio stomaco fremeva follemente. Mi
    sentivo confusa e a disagio.
    «Be’, non era il mio primo» replicò lui leggermente divertito.
    «Ma è stato un successo. E sta migliorando.»

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  4. Ultimamente sento spesso parlare di questo libro. A dire la verità, conoscevo anche On Dublin Street ma non sapevo che fossero lo stesso libro! Comunque nessuna delle due copertine mi ispira molto ma ricordo di aver segnato da qualche parte il titolo in inglese, perché mi piaceva la trama. Però devo dire che l'estratto mi ha incuriosita molto *_*

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  5. Non mi ispirava molto questo libro, ma dopo aver letto questo breve estratto l'ho aggiunto alla mia wish list... con grande gioia del mio portafoglio ;)

    Siccome ormai ottobre è vicino, e sto facendo il count down per l'uscita del mio disastro sei tu sto rileggendo per la milionesima volta uno splendido disastro...
    “So che siamo incasinati, d’accordo? Io sono impulsivo, irascibile e ti seno dentro come mai mi era capitato. A volte ti comporti come se mi odiassi, un minuto dopo hai bisogno di me. Non faccio mai niente di giusto e non ti merito … ma maledizione, ti amo, Abby. Ti amo più di qualsiasi cosa o persona abbia mai amato. Quando ci sei tu non mi servono alcol, soldi, incontri ne storie da una notte … tutto ciò che mi serve sei tu. Sei l’unico cosa di cui penso. Che sogno. Sei tutto ciò che voglio.” (Travis Maddox)

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    1. Io sono alla terza rilettura !!!!
      E' entrato nei primi dieci Libri che amo.

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  6. Ah però... Glinda tu sarai la mia rovina! Finanziariamente parlando obv...
    E la copertina originale era molto più intrigante!

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  7. o_O sappi che sono sudata leggendo questo estratto... Aspetto la recensione!!!

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  8. Già pronto in e-book, appena sarà il suo turno lo leggerò :)

    Il mio estratto: Moning - Alla ricerca dell'ultima verità

    Sono viva. Sono così viva. Non sono mai stata così viva in vita mia. Siedo a gambe incrociate, nuda, in un groviglio di lenzuola di seta. La vita è un banchetto sensuale e io sono ingorda. Luccico di sudore e appagamento. Ma ho ancora voglia. Il mio amante è troppo lontano. Mi sta portando del cibo. Non capisco perché insista. Non ho bisogno di niente oltre al suo corpo, al suo tocco elettrico, le cose intime e primitive che mi fa. Le sue mani su di me, i suoi denti, la bocca, e in special modo ciò che gli pende voluminoso in mezzo alle gambe.

    coff coff.... :P

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  9. Ciao a tutti! Letto oggi! L'ho trovato molto carino e da leggere tutto in un fiato!! Bello!

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