Atelier dei Libri: Recensione: Speak, di Laurie Halse Anderson.

giovedì 2 settembre 2010

Recensione: Speak, di Laurie Halse Anderson.

In occasione dell'uscita di Wintergirls, ho pensato di recensire Speak, il primo libro, con annesso film, di Laurie Halse Anderson uscito in italia.

Titolo: Speak. Le parole non dette 
Data di Pubblicazione: Aprile 2010
Autore: Laurie H. Anderson 
Traduttore: Lo Porto T. 
Editore: Giunti Editore 
Pagine: 192 
Collana: Y
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 Dal primo giorno di liceo Melinda Sordino sa di essere un’emarginata. Dopo aver rovinato a tutti la festa di fine anno scolastico chiamando la polizia – la peggior colpa di cui ci si possa macchiare nel dorato mondo del liceo – le sue migliori amiche le hanno tolto la parola e gli altri studenti la guardano con disprezzo. Decide, allora, di rinchiudersi nell’eremo dei suoi pensieri, dove le bugie e le ipocrisie della scuola, degli insegnanti e dei genitori sprofondano nel suo stesso silenzio e l’unico sollievo che le rimane è quello di non parlare. Ma non è tutto così semplice nemmeno nella sua testa, un segreto le secca la gola e le serra le labbra. In questo romanzo lieve e potente, la voce credibile e amaramente ironica della protagonista parla in nome di tutti gli adolescenti silenziosi e incapaci di aprirsi al resto del mondo e che attraverso la storia di Melinda sentiranno che un segreto può diventare un peso insopportabile.

Melinda Sordino, una ragazzina comune in una scuola comune, che durante una comune festa di fine anno si imbatte in qualcosa di orribile e... ahimè, comune. Così comincia la storia raccontata da Speak, le parole non dette. Una storia di dolore e rimorso, di ipocrisia e sofferenza, una storia che sa toccare il cuore.

Melinda frequenta il primo anno di liceo, ed è completamente sola. Nessuno le sorride, nessuno le rivolge la parola. Le sue ex amiche, che si comportano come se fosse invisibile, l'hanno abbandonata per unirsi ai gruppi più popolari, e lei è ossessionata da un ricordo che la perseguiterà fino alla fine dei suoi giorni. Sua madre è sempre troppo impegnata per capire cosa le stia succedendo, e gli insegnanti ignorano il suo comportamento introverso. Melinda, perciò, smette di parlare e comincia a vivere in un mondo tutto suo, fatto di silenzi ribellione e solitudine. Sistema le sue cose nel vecchio sgabuzzino dei bidelli, e passa la maggior parte del suo tempo in quel luogo segreto:
«So che la mia testa ha qualcosa che non va. Voglio andarmene, trasferirmi, deviare su un’altra galassia. Voglio confessare tutto, passare il senso di colpa e gli sbagli e la rabbia a qualcun altro. Ho una bestia nella pancia, riesco a sentirla che mi graffia dentro le costole. Anche se cancello i ricordi, resterà con me a mordermi. Lo sgabuzzino è una cosa buona, un posto tranquillo che mi aiuta a tenere questi pensieri dentro la testa dove nessuno può sentirli.»
Ecco cosa prova Melinda, vittima di una bestia che le divora l'anima trasformandola nell'ombra di se stessa.
La mente di Melinda è brillante, sarcastica e creativa, ricca di pensieri che meriterebbero di essere ascoltati. E mentre lei si lascia trascinare alla deriva, saltando le lezioni e infliggendosi delle punizioni corporali, l'insegnante di arte le si avvicina. Sarà proprio grazie a questo incontro che Melinda potrà uscire piano piano dal suo guscio, scoprendo delle parti di lei che fino a quel momento erano rimaste ben nascoste.
L'anno scolastico proseguirà senza sosta, mentre Melinda proverà ad affrontare i propri demoni, fino a quando finalmente la sua bocca lascerà uscire le parole che ha custodito per troppo tempo.
Un libro duro, senza filtri, che sprofonda nel mondo di un adolescente come tante, ma che fa luce su problematiche importanti. La distanza che divide una madre ed una figlia, la violenza sessuale, l'emarginazione e la glaciale organizzazione scolastica dei giorni nostri. Una lettura che apre gli occhi a tutte le età.


Verdetto: un intenso viaggio nei meandri di un adolescenza spezzata


2 commenti:

  1. Vedendo il trailer del film devo dire che mi aveva incuriosito non poco, però così come per Wintergirls, non credo di appartenere al Fan Club di questo genere di libri! Però la tua recensione è ottima e conosco la tua opinione su questa lettura. Un giorno, forse...

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  2. Ogni libro ha un suo tempo!

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