Atelier dei Libri: Recensione "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole

mercoledì 18 settembre 2013

Recensione "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole

Sarà pubblicato il 19 Settembre 2013 "Novemila giorni e una sola notte", romanzo d'esordio dell'autrice Jessica Brockmole che con il suo primo romanzo è diventata una scrittrice di fama mondiale. Ho avuto la possibilità di leggerlo e recensirlo in anteprima e sono davvero grata di aver potuto conoscere la storia di Espeth (detta Sue) e David: non la dimenticherò facilmente.


Titolo: Novemila giorni e una sola notte Data di pubblicazione: 19 Settembre 2013
Autrice: Jessica Brockmole
Traduzione: Irene Annoni
Casa editrice: Nord
Prezzo: € 16,00
Pagine: 336 
Il mio voto:

Cara figlia mia,
tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a
Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l'anima. Se tu solo sapessi... 

E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l'unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d'addio. Una lettera che è l'appassionata dichiarazione d'amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell'umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all'odio di spegnerla. La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino. Le fanno scoprire un amore unico, profondo come l'oceano che divideva Elspeth e David, devastante come la tragedia che incombeva su di loro, eterno come i novemila giorni che sarebbero passati prima del loro incontro Salutato da critica e lettori come il libro-evento dell'anno, Novemila giorni e una sola notte è un inno struggente alla magia delle parole e alla forza di un amore così grande da superare il tempo e la lontananza. Perché se una lettera non è mai soltanto una lettera, un romanzo non è mai soltanto un romanzo. È lo specchio della nostra vita. 

La mia recensione


Scoperto per caso, letto in anteprima e amato fino in fondo, il romanzo d'esordio di Jessica Brockmole è stato per me una completa sorpresa! Ho iniziato a leggerlo senza neanche guardare la trama, completamente ignara di quello che avrei trovato. Ad accogliermi è stata una storia dolce, carica di sentimenti, di affetto familiare, di amore puro. Una storia sulla potenza delle parole che dimostra quanto valore si celi dietro il semplice sogno di scrivere. Perché, a volte, le parole possono costruire basi più solide di quelle che vengono gettate dalle convenzioni sociali.
Quella racchiusa in questo romanzo è una storia intensa, romanticissima e molto commovente, sospesa tra due epoche e raccontata attraverso una serie di lettere che i vari protagonisti si scambiano. "Novemila giorni e una sola notte", in origine "Letters from Skye" (a mio parere un titolo molto più azzeccato e calzante), è infatti un romanzo epistolare, composto solo ed esclusivamente dalla fitta corrispondenza che i protagonisti del libro intrattengono tra loro. Non ci sono dialoghi, quindi, né situazioni vissute e raccontate "in presa diretta", eppure non mancano le emozioni, né i misteri e neppure l'azione.
Consiglio questo libro a tutti coloro che desiderano perdersi in una dolcissima storia d'amore romantico, di sogni e speranze mescolati a una poesia non comune di questi tempi.
Cara Miss Dunn, 
mi gira la testa e non saprei dire se ciò è dovuto alla rivelazione che Da un alto nido d'aquila è soltanto uno dei suoi libri più recenti oppure al fatto che una poetessa così famosa si sia degnata di rispondere alla mia lettera. Lei di certo è indaffarata a contare le sillabe e a stilare elenchi di brillanti (scintillanti, sfavillanti, sfolgoranti) sinonimi. Io trascorro le giornate a rapinare le banche insieme con la gang di Jesse James, con altri fuorilegge nonché con svariati cowboy. Da "Novemila giorni e una sola notte"

Siamo nel 1912 quando la giovane poetessa scozzese Elspeth riceve la lettera di David, un ardimentoso studente americano che vuole complimentarsi con lei della sua opera. E' una lettera innocente, la sua, in cui traspaiono la giovinezza e l'intraprendenza della penna che l'ha scritta, eppure riesce a toccare Elspeth. Lui l'ha scritta senza pretese di ricevere risposta, non immaginando che grazie a quella semplice missiva, sarebbe iniziato un lungo e solido rapporto epistolare tra i due. Contro la guerra, contro le convenzioni dell'epoca in cui vivono, contro le aspettative dei propri familiari, Espeth e David si legano l'uno a l'altra grazie alla potenza delle loro parole, confessandosi segreti, desideri, sogni. Ma la vita non tiene conto delle speranze di due giovani sognatori. La Prima Guerra Mondiale incombe sui due, minacciando il loro fragile rapporto. David è un ragazzino che vuole diventare uomo, Espeth una donna insoddisfatta della propria vita. Il destino li ha fatti incontrare, ma l'orrore della guerra potrebbe dividerli per sempre.
Oltre alla loro bellissima e travolgente storia, ricca di misteri, segreti, incontri fugaci e desideri forse proibiti a causa dello stato civile di Elspeth, il lettore si trova a fare dei tuffi nel 1940, in cui la giovane Margareth è ansiosa di conoscere fino in fondo sua madre. Un'altra guerra minaccia il mondo, e un altro amore sta sbocciando sotto il cielo illuminato dalle bombe nemiche. 
Sullo sfondo delle più atroci battaglie che l'uomo ha combattuto vedremo dunque due donne, madre e figlia, lottare per amore, quello per il proprio uomo e quello per la propria famiglia. Attraverso le lettere di Espeth e David vivremo il tormento, la passione, il desiderio e la paura; attraverso quelle di Margareth assaporeremo la voglia di indagare, di riportare la felicità nella vita di sua madre, di scorgere la ragazza che si cela dietro il volto rugoso della donna che le ha dato la vita.


Avrei voluto restare sempre con lì con te. Nove giorni perfetti. Svegliarsi ogni mattina e vedere quel tuo buffo sguardo stranito nel trovarmi ancora lì. Addormentarmi fra le tue braccia, cullata dalle nostre chiacchiere assonnate nel buio. Ho raccolto ogni parola come una perla, per poi infilarle l'una dietro l'altra nelle mie notti solitarie, di ritorno a Skye. Il tuo  è il primo accento americano che abbia mai sentito. Mi piace soprattutto quando dici «Ti amo». Da "Novemila giorni e una sola notte"

Non parlerò oltre della trama, perché sarebbe un peccato mortale svelare di più di quanto ho già detto. La bellezza di questo romanzo è racchiusa proprio nell'alone di mistero che l'avvolge, quell'aura di non detto che sembra aleggiare tra Elspeth e David, quei segreti che solo alla fine saranno svelati. Seguire una storia solo attraverso la corrispondenza dei protagonisti è un'esperienza affascinante e misteriosa: non si è nella loro testa, non si conoscono i loro pensieri più nascosti. Ciò che il lettore può scorgere è solo quello che i protagonisti hanno deciso di condividere con i propri amati ed è per questo che, leggendo  "Novemila giorni e una sola notte" è impossibie non fremere per la voglia di sapere di più, di vedere di più.   
La narrazione della Brockmole è magnetica, calda, crepitante. Per quanto carente in descrizioni e dialoghi, la sua potenza non ne risente. La vena poetica dell'autrice riesce a saziare la fame d'emozioni e l'intensità della storia non perde vigore nonostante la mancanza di azione. Quella raccontata da Jessica Brockmole è una storia nella storia: abbiamo infatti la corrispondenza dei due innamorati, Dave ed Elspeth, ma anche quella che la giovane e curiosa Margareth intrattiene con congiunti e familiari al fine di venire a capo del mistero che avvolge il passato di sua madre. Seguendo le lettere delle due donne è possibile assaporare una vasta gamma di emozioni, deliziosamente descritte dall'autrice che non ha trascurato alcun dettaglio. La dovizia di particolari presente in ogni lettera, l'amore cieco e coraggioso di due cuori devoti al sentimento che li unisce mi ha travolta. Ho davvero ammirato l'attinenza storica che permea l'intero romanzo, così come il mosaico, colorito e commovente, a cui i vari tasselli danno vita. La cura con cui l'autrice ha diversificato i vari personaggi, cosa difficile quando tutti si esprimono solo tramite pensieri scritti, è notevole: attraverso ogni lettera si percepisce il carattere dei vari protagonisti e alla fine del libro sembra quasi di averli conosciuti di persona.

Ricordi cosa mi hai detto, quando ci siamo incontrati a King's Cross? La primissima parola che hai pronunciato? Sei venuta verso di me e, mentre mi arrovellavo per trovare una frase intelligente, hai esclamato: «Eccoti». Ci penso spesso, Sue. Eccomi. Ovunque io sia, in questo mondo, «eccomi». Da "Novemila giorni e una sola notte"

Verdetto: una storia che non si dimentica

Livello sensualità: baci e carezze

20 commenti:

  1. Questo libro mi è capitato varie volte davanti e mi ha sempre incuriosito. Ora che ho letto la tua recensione, lo comprerò sicuramente :)

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  2. Non avevo dubbi che anche questa sarebbe stata una splendida recensione. Hai un dono grande Glinda, sai rendere armoniose le parole, le sai far danzare insieme e creare la più dolce delle musiche anche quando quelle parole sono nascono dalla tua di penna.
    Un romanzo particolare che mi ha incuriosito per la sua forma, e che sicuramente leggerò.

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    1. Aww, ma smettila tu! <3 Grazie, così mi fai arrossire di brutto.
      Comunque leggilo,so che ti piacerà!

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  3. ... mia cara sognalettrice, che bel consiglio letterario ... non vedo l'ora di andare in libreria domani, e aprire questo bel libro ed assaporarne il profumo prima ancora delle parole... grazie del post, e di tutto gli altri che hai scritto.
    E nel frattempo attendo con ansia, il 17 ottobre e il nuovo disastro d'amore edito da Garzanti.
    A presto

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    1. Lisa, spero tanto che ti piaccia! Anche io aspetto con ansia il 17 Ottobre. Travis <3

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  4. Una storia davvero interessante. La recensione mi hanno incuriosito parecchio. In lista subito!

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    1. *ha *incuriosita (non ho ancora preso il caffè Zzzzz)

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    2. AHAHA, tranqulla! Se lo leggi fammi sapere :*

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  5. Amo i romanzi epistolari e questo sembra unico e prezioso. Ci vuole un talento raro per saper rendere i diversi caratteri dei personaggi solamente attraverso le loro lettere.
    Credo che non me lo farò scappare! :)

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    1. Hai ragione! Non è facile far emergere il carattere di un personaggio attraverso delle lettere, eppure sono convinta che l'autrice ce l'abbia fatta in questo libro. Spero che tu lo legga e che ti piaccia <3

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  6. Faceva già parte della mia WL e dopo questa tua recensione appassionata confermo la mia voglia di averlo tra le mani e leggerlo tutto d'un fiato!!! :)))

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    1. Te lo consiglio caldamente. Inoltre i libri Nord sono scontati al momento ;)

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  7. sembra molto bello, l'ultimo estratto che hai riportato... bellissimo davvero.
    Entra di diritto nella lista dei prossimi libri in acquisto

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    1. Guarda, è proprio un libro bello e coinvolgente, che si legge in un soffio. Ci sono un sacco di citazioni che meritano, ma non posso riportarle per evitare spoiler :P

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  8. Prima o poi comprerò questo libro! Sembra decisamente stupendo..

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  9. Diko solo ke uno dei miei libri preferiti letti quest'anno. Dolcissimo ,travolgente, commovente . La comunicazione ke trovano i due protagonisti è incantevole . pConcludo dicendo leggetelo perke' e un Sig LIBRO.

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  10. Diko solo ke uno dei miei libri preferiti letti quest'anno. Dolcissimo ,travolgente, commovente . La comunicazione ke trovano i due protagonisti è incantevole . pConcludo dicendo leggetelo perke' e un Sig LIBRO.

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  11. E' bellissimo. L'ho finito di leggere stanotte e me ne sono letteralmente innamorata. Concordo in pieno con quanto detto in questa recensione e lo consiglio a chiunque ami il genere epistolare, ma soprattutto a chi vuole sognare un po'.

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  12. Sempre fantastica recensione, ma stavolta non la penso come te!
    Ecco la mia recensione di questo libro: http://arghiroculture.blogspot.it/2015/03/recensione-novemila-giorni-e-una-sola.html

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