Atelier dei Libri: Recensione, "Colpo di fulmine" di Jennifer Bosworth

mercoledì 3 luglio 2013

Recensione, "Colpo di fulmine" di Jennifer Bosworth

Letto in un tempo insolitamente lungo per la sottoscritta, questo primo romanzo della serie Paranormal, Fantascientifica e Post-Apocalittica Struck, non mi ha convinto come speravo. La premessa increbilmente originale del romanzo non è stata infatti sviluppata a dovere e l'intero libro si presenta come un "grande primo capitolo" di una storia che probabilmente decollerà nei prossimi romanzi.

Data di pubblicazione: 13 Giugno 2013
Titolo originale: Struck (Struck #1) 
Titolo: Jennifer Bosworth  

Editore: Corbaccio 

Prezzo: 17,60 €

Pagine: 342
Il mio voto:



Mia Price è drogata di fulmini. Si nutre dell'energia che sprigionano durante i temporali, ma le persone che in quei momenti sono vicino a lei rischiano la vita. Vive a Los Angeles dove i temporali sono rari, ma i terremoti no. E quando un apocalittico terremoto la devasta, Los Angeles si trasforma in un gigantesco campo profughi, una terra perduta dove si scatenano bande di saccheggiatori e di assassini.
Due sette di fanatici ambiscono al potere, ed entrambe vedono in Mia una forza legata alla tempesta elettrica che ha causato il terremoto. Mia vorrebbe potersi fidare dell'enigmatico Jeremy che le promette di proteggerla, ma teme al tempo stesso che lui voglia ingannarla. E quando arriva la catastrofe finale, Mia deve affrontare la terribile potenza che lei stessa può scatenare per salvare le persone che ama... 


La mia recensione



Colpo di Fulmine di Jennifer Bosworth può essere più o meno riassunto così: un romanzo con meravigliose e originali premesse che, a causa di una trama non approfondita, piena di cliché e di personaggi privi di mordente, delude le aspettative.
Detesto il momento in cui ti accorgi che che una storia originale, forte e dalle infinite potenzialità, è stata sprecata dall'autore e questo è proprio ciò  che è successo con "Colpo di fulmine".
Non è ancora stato reso noto di quanti libri sarà composta la serie Struck e questo, putroppo, è solo uno dei tanti fattori poco chiari riguardanti tale romanzo. In effetti la confusione e il dubbio sono gli elementi imperanti del libro d'esordio della Bosworth. Presentato come uno dei libri più attesi del 2012 in America, Struck si è infatti ben presto trasformato in una delle letture più deludenti dell'anno e, mio malgrado, mi è facile comprendere il disappunto dei lettori statunitensi.
Come al solito non vi sconsiglio di leggere il libro, perché il fatto che non mi sia piaciuto non implica la sicurezza che a voi debba fare la stessa impressione. Non è un libro pessimo, anzi. E' questo il problema: poteva dare davvero molto, e invece non è accaduto.

La storia ha un appeal innegabile, giudicate voi stessi. La diciassettenne Mia è un parafulmini umano e, dopo essere stata colpita dal fulmine più e più volte, è soggiogata della sensazione che le scariche elettriche le regalano. Non importa se il suo corpo ne ha pagato le conseguenze e ora è segnato da grosse e vistose cicatrici rosso fuoco, non importa se il fulmine potrebbe toglierle la vita carbonizzandola: quando è in arrivo una tempesta, Mia sente il bisogno di correre fuori e assorbire l'energia sprigionata dal cielo. Lei non subisce semplicemente le scariche elettriche scaturite dal fulmine, ma è in grado di incamerarne la potenza dentro di sé e liberarla come una vera e propria bobina di Tesla
Dopo alcuni gravissimi incidenti che hanno coinvolto Mia e i suoi poteri, la sua famiglia si è trasferita in California, posto in cui i temporali sono più unici che rari, nella speranza di lasciarsi alle spalle il problema. Ma quando una tempesta di saette si scatena su Los Angeles provocando un terremoto devastante, tutto precipita. La madre di Mia, sopravvissuta a stento al disastro, è ormai mentalmente compromessa, il fratellino minore è divorato dal bisogno di salvare il mondo e Los Angeles è una città distrutta, dominata da due sette religiose opposte che predicano l'imminente fine del mondo. Entrambe le sette vorrebbero che Mia si unisse a loro, una per salvare il mondo, l'altra per distruggerlo.

Detta così, la trama del libro è molto più che interessante, lo so. Ecco perché la mia delusione è stata incommensurabile quando mi sono scontrata con la dura realtà: il libro non è all'altezza delle aspettative create.
Nonostante tutte le frecce che aveva al suo arco e le buone doti narrative che palesemente possiede, l'autrice non è riuscita a soddisfare le premesse create dalla sua stessa storia. L'intero libro si sviluppa con una carenza di dettagli, spiegazioni e coerenza, alternati a una sovrabbondanza di inutili chliché tipici del genere YA. I personaggi, in primis quello di Mia Price, non sono stati approfonditi e mancano di spessore caratteriale, il world building è inesistente e fallace, il finale affrettato e forzatamente "felice".
Ci sono tante, troppe cose che non quadrano nel romanzo e la lentezza con cui il tutto si sviluppa non aiuta a distrarsi dai difetti.  Per fare un esempio, non è chiaro se la storia sia ambientata in un futuro in cui il mondo è allo sfacelo o meno. Sembrerebbe ambientata nel presente e allora viene da chiedersi: "possibile che Los Angeles venga colpita da un terremoto e gli U.S.A se ne infischino lasciando che si trasformi in una tendopoli fatiscente e isolata dal mondo?". No che non è possibile, eppure è questa l'ambientazione di Colpo di Fulmine. Per non parlare delle domande lasciate in sospeso: "la tempesta ha seguito Mia? Perché Mia è più potente di tutti quelli che possiedono il suo stesso dono? Le catastrofi sono avvenute solo a Los Angeles o anche altrove?".

Veniamo alla storia d'amore. E' naturale che ci fosse un lato romance in questo romanzo, il target quasi lo esige, ma in uno scenario apocalittico ci si aspetterebbe qualcosa di travolgente con un determinato spessore sentimentale.  
Be', non è così. Tra Mia e Jeremy scatta un colpo di fulmine istantaneo e nel giro di tre giorni (il romanzo si svolge nei tre giorni precedenti l'apocalisse) è già amore per la vita. Okay okay, non disdegno gli insta-love. Ma in questo caso permettetemi di storcere il naso. Possibile che dopo aver incontrato un ragazzo e aver scoperto che la sua ragione di vita fosse quella di ucciderti - cosa che tra l'altro ha provato più volte a fare - ciò che ti viene in mente sia una cosa tipo: "Okay, ha provato ad accoltellarmi mentre dormivo. Ma è così bello e desiderabile. Uno così bello non può farmi del male."
Oh, ma davvero? Be', buono a sapersi. Prima non mi era chiaro che gli assassini dovessero essere tutti brutti e cattivi. Come se una tale mancanza di razionalità non bastasse è stato aggiunto uno dei fattori che più detesto: i due si desiderano ardentemente, ma se le mani di lui toccano lei - solo le mani, le altre parti del corpo possono toccarsi senza problemi (abbassate quelle sopracciglia, maliziosi che non siete altro) - succede qualcosa di brutto che non vi svelerò. Questo è uno dei pretesti meno gradevoli che un autore possa usare per giocare con la tensione sessuale inespressa tra i due protagonisti.  
A un certo punto vien voglia di urlare: "Ma se sono solo le tue mani il problema, Jeremy, allora che ne dici di indossare un paio di guanti e farla finita?".

Sia chiaro. Il romanzo non è completamente da buttare, ci mancherebbe. Ci sono dei fattori più che positivi ed è questo che mi ha infastidito: le potenzialità che questo libro possedeva erano infinite e sono state sprecate.
Innanzitutto l'idea delle due sette religiose contrapposte è vincente, ben studiata e molto interessante. Il modo in cui il male si nasconde dietro quelli che in realtà predicano il bene, i lavaggi del cervello che Profeta riesce a fare alla popolazione, le profezie sulla fine del mondo e la collisione di culti sincretici e credenze esoteriche sono affascinanti e sarebbe stato bello se l'autrice avesse sviluppato questi  e altri punti, invece di lasciare tutto in sospeso e molto vago.
L'intera idea della dipendenza dai fulmini è originale e di grande impatto spero vivamente che le implicazioni derivanti dal contatto con i fulmini che l'autrice ha solo accennato, vengano ampliate in modo dettagliato nei prossimi romanzi. Non è solo Mia a essere stata "toccata dalla scintilla", ma un'intero stuolo di individui dotati di grande potere. Sarei curiosa di scoprire quali evoluzioni avrà l'intera faccenda.
Insomma, il libro aveva tutte le carte in regola per diventare un must read per tutti gli amanti del romanzo post-apocalittico e fantascientifico, invece si è rivelato un semplice libro per giovani adulti condito con troppi cliché. Speriamo che la serie si riprenda con i prossimi romanzi.



 
Verdetto: premesse eccezionali, risultato poco brillante
 
 
Livello sensualità: solo baci e qualche brivido 

12 commenti:

  1. Oh ero tentata a comprarlo, poi ho visto il prezzo e mi sono detta che era meglio leggere prima la tua recensione ^_^ Ho fatto proprio bene! Non so, la trama, come hai detto, è davvero interessante ma il fatto che si presenta come "un grande primo capitolo" mi frena. Aspetterò la recensione del secondo (se ci sarà) e poi deciderò.

    Glinda sono curiosissima di leggere la recensione di "Obsidian" io l'ho amato ^_^

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  2. Francamente non mi ispirava molto nemmeno la trama... ma la tua recensione mi ha lasciato ben pochi dubbi.
    Questo libro è appena sceso brutalmente al fondo della mia Lista.

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  3. Avevo capito che il libro non ti stesse prendendo per il tempo prolungato in cui si protratta la sua lettura, e per il fatto che più volte fosse stato accantonato per altri libri. Non mi sbagliavo allora. E' un peccato, perché la trama prometteva davvero bene.

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  4. Noooooo peccatooooo!!!
    Non lo scludo dalla mia whishlist perchè son curiosa, ma sicuramente darò prevalenza ad altri ;)

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  5. Ecco, ci avevo visto giusto...non penso che lo leggerò :/

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  6. Hai espresso benissimo le tue perplessità, mi dispiace che non ti sia piaciuto. Io voglio provare a leggerlo e poi tornerò a rileggere la tua recensione.
    È una cosa che mi piace fare, confrontare il modo in cui "reagisco" ad una recensione prima e dopo aver letto il libro recensito.

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  7. Non mi ha convinto fin dall'inizio e, dopo la tua recensione credo proprio che lascerò perdere, ho una WL lunga chilometri e non sento alcun bisogno di allungarla.

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  8. Peccato :/
    A questo punto sono quasi felice di non essere riuscita a passare oltre i primi capitoli per via della traduzione ahahah XD

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  9. Lo spero anche io che migliori! Non mi dispiacerebbe leggerlo...Però non sarà una delle letture per cui mi strapperò i capelli! Aspetterà

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  10. Peccato! allora ogni tanto è una fortuna che sia così lenta :)

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