Atelier dei Libri: settembre 2013

lunedì 30 settembre 2013

Anteprima "Il patto con il fantasma" di Lilian Carmine. Una nuova serie romantica e spettrale in arrivo!

E' tempo di anteprime autunnali, miei amati sognalettori e questa mi fa particolarmente gola inquanto si tratta di una storia di fantasmi che, come immaginerete (avendo io stessa scrittone una) sono un mio punto debole. 
Primo di una trilogia inizialmente pubblicata sul sito Wattpad, un portale inglese in cui autori in erba e non possono pubblicare gratuitamente i propri romanzi condividendoli con i lettori e sperando che qualcuno li noti. E' quello che è successo a Lilian Carmine, il cui romanzo non ha destato solo l'interesse delle case editrici Inglesi, che si sono contese il suo libro fino all'ultimo minuto di asta, ma anche quello degli editori esteri! In effetti in Italia avremo il piacere di leggere il romanzo ancor prima che in Inghilterra, in cui sarà pubblicato dalla Ebury Publishing a Novembre 2013.
I libri successivi della trilogia usciranno negli UK il 2014 e il 2015, non ci resta dunque che augurarci che la Newton decida di proseguirne la pubblicazione, senza bloccare la serie sul più bello come è solita fare.

La storia di Lilian Carmine è molto fascinosa e ruota attorno al trasferimento della sedicenne Joy Gray, che ha lasciato la sua casa e ora si trova in una città in cui si sente un tantinello spaesata. Joey ama la musica, ma nemmeno le note dei suoi cantanti preferiti riescono a consolarla dalla solitudine in cui è piombata da quando ha abbandonato tutto quello che conosceva. Quando Tristan entra nella sua vita, tutto cambia. Tristan è bello, misterioso, divertente. Loro due si incontrano sempre in un cimitero, ma Joey non immaginerebbe mai il vero motivo per cui il ragazzo che ha appena conosciuto e per cui prova una forte attrazione, non si allontana mai dalle tombe del campo santo...

Può l'amore superare la morte? Può la magia sovvertire la più definiva delle sentenze? Io non vedo l'ora di scoprirlo! Tra l'altro amo la cover italiana (una volta tanto!). Al momento conosco solo la data della pubblicazione dell'ebook, che è il 3 Novembre 2013. Appena ho notizie sul cartaceo aggiornerò il post!



sabato 28 settembre 2013

Autopubblicazioni #2


Con l'avvento di Amazon nel nostro Paese è esponenzialmente aumentato il fenomeno dell'autopubblicazione e Atelier dei Libri non poteva restare indifferente alla cosa.
Non potendo leggere e recensire tutti i libri self published che mi vengono continuamente proposti, ho deciso di dar vita a una nuova rubrica in cui vi presenterò le opere che più hanno stuzzicato la mia curiosità e che io reputo interessanti! 


Il libro che sto per presentarvi è molto speciale, in quanto scritto da una mia collega blogger e dal suo ragazzo. Si tratta di "Take me into you hell" di Dilette Dike Brizzi e Yvan Argeadi, romanzo paranormal romance ispirato al mito di Persefone, appena uscito su Amazon! Sul blog di Diletta (qui) potrete avere non solo tutte le informazioni sul libro, ma anche la possibilità di partecipare al blogtour che è stato organizzato in occasione della pubblicazione! Che aspettate, dunque?


Data di pubblicazione: 23 Settembre 2013

Autori: Yvan Argeadi & Diletta Brizzi 
Titolo: Take me into your Hell 
Acquistabile su: Amazon
Prezzo : 3,07 €
Pagine: 367  

Eoni dopo la sconfitta del perfido Crono, i suoi tre figli maschi, Zeus, Poseidone e Ade si spartirono i tre regni del creato, divenendo rappresentanti di ognuno di essi. Così, a Zeus toccò in sorte il Cielo, a Poseidone i sette mari, mentre a Ade, ingannato dai suoi fratelli, spettò il tenebroso Erebo dei defunti. Per mantenere l'equilibrio del creato Zeus legittimò che i tre regni non sarebbero mai dovuti venire a contatto gli uni con gli altri, per nessuna ragione. Ma forse il sovrano dell'Olimpo non aveva messo in conto tra quelle ragioni la più nobile, e al contempo pericolosa, capace da sola di far vacillare le basi stesse su cui l'equilibrio si fondava: l'amore. E quando il Signore dell'Oltretomba si innamorerà della figlia prediletta del Dio del Cielo decidendo, contro volere di quest'ultimo, di prenderla in sposa, l'equilibrio del cosmo sarà messo a dura prova da quella che in seguito sarebbe diventata la storia d'amore più famosa e tormentata di tutti i tempi. Questo era il preludio della storia d'amore di Ade e Persefone; una realtà camuffata da mito, sopravvissuta nel tempo ai mutamenti del mondo, così come a quelli dei Divini che tra intrighi e subdoli giochi di potere giocavano con il destino dell'umanità, coinvolgendo e stravolgendo a più riprese la tormentata coppia, fino allo straordinario e inaspettato colpo di scena finale. Questo è il mito di Persefone, la favola di un cuore innamorato disposto a rinunciare alla Luce per amore: questo è Take me into your Hell.





Prosegiuamo con il libro Dryadem di Marie Albes, primo di una serie composta da romanzi perfettamente autoconclusivi, di genere paranormal romance e fantasy. Dryadem ha ha suscitato il mio interesse perché parla di una creatura fantastica di cui ho sempre voluto leggere, ovvero le Driadi e, a quanto pare, anche di una storia d'amore tormentata e passionale!

Data di pubblicazione: 15 Giugno 2013
Titolo: Dryadem (Dryadem #1)
Acqustabile su: Amazon
Autrice: Marie Albes
Prezzo: 1,99 €
Pagine: 451



Ayres den Adel è conosciuta a Wells per la sua misantropia e la sua ostilità, ma solo chi le è veramente vicino sa quanto sia sensibile. 
E così, fragile e insicura, la ragazza sopravvive allo scorrere dei giorni lavorando ogni istante, cercando in tal modo di soffocare il rimorso per la colpa che l'affligge da anni, una colpa che in realtà ha radici molto più lontane di quello che lei stessa possa immaginare.

Finché un giorno, la comparsa di un misterioso tatuaggio sulla sua pelle e l'arrivo di James Armstrong - venuto appositamente dall'Alaska per chiederle aiuto - sconvolgono la sua vita passiva.

La sua stessa percezione del mondo verrà capovolta dal susseguirsi degli eventi, che la rinchiuderanno in una morsa di sentimenti opposti: amore e odio, pace e vendetta.
Una morsa che Ayres sarà costretta ad affrontare, per rinascere poi come una fenice dalle ceneri che provocherà.






Non potevo non parlare di un libro che non ha bisogno di troppe presentazioni, essendo il secondo libro di una serie tutta italiana molto amata scritta da un'autrice altrettanto stimata. Si tratta di "Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglio", della dolce e talentuosa Amabile Giusti. Secondo romanzo della serie Odyssea, "Oltre le catene dell'orgoglio" è un romanzo speciale sotto molti aspetti e dimostra quanta passione alberghi il cuore di Amabile Giusti che, pur di dar voce ai propri personaggi e far leggere il prosieguo della sua storia ai lettori, ha deciso di intraprendere la via dell'autopubblicazione su Amazon! E con grande successo, direi, dato che il suo libro è sulla bocca di tutti!



Tidolo: Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglio (Odyssea #2)
Data di pubblicazione: 17 Settembre 2013
Autrice: Amabile Giusti
Acquistabile su: Amazon
Prezzo: 2,99 € 
Pagine: 350




Sopravvissuta allo scontro all’ultimo sangue con il suo nemico mortale, Odyssea si è ormai ambientata nella cittadina nascosta oltre il Bosco di Confine. Dopo anni di peregrinazioni ha finalmente una casa e una famiglia.
Alle prese con le regole della Scuola Superiore di Magia Applicata, si immergerà nella vita che non ha mai avuto, facendo l’esperienza dell’amicizia, del confronto coi compagni, con gli insegnanti. Ma qualcuno trama nuovamente nell’ombra. Qualcuno che si nasconde tra le persone dall’apparenza innocua che la circondano e che non esita a eliminare ogni possibile impedimento alla realizzazione di un macabro obiettivo finale: uccidere lei.

venerdì 27 settembre 2013

Recensione "Io non sono Mara Dyer" di Michelle Hodkin

In molti attendevano questa mia recensione e io sono ben felice di regalarvela. Il secondo libro della trilogia "Mara Dyer" di Michelle Hodkin (qui la recensione del primo), è stato una sorpresa meravigliosa. Ne sono rimasta completamente conquistata, perciò preparatevi a una recensione adorante!

Titolo: Io non sono Mara Dyer (Mara Dyer #2)
Data di pubblicazione: 3 Settembre 2013
Editore: Mondadori/Chrysalide
Autore: Michelle Hodkin
Prezzo: 17,00 €
Pagine: 504




Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede mentre giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione per probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. I fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...


La mia recensione


Il primo libro di Michelle Hodkin, ovvero "Chi è Mara Dyer" mi era piaciuto abbastanza e la sua originalità mi aveva entusiasmato e convinto, se pur non completamente. Ma con "Io non sono Mara Dyer", la Hodkin è entrata di diritto nella top ten degli autori contemporanei che preferisco.
Non è un'esagerazione affermare che questo secondo libro nella serie paranormal, mystery e romance "Mara Dyer", non solo ha mantenuto tutte le aspettative create dal finale mozzafiato del primo romanzo, ma ha innalzato il livello della serie al punto da renderla nettamente superiore a tutte quelle che circolano in libreria al momento. Chiunque sia alla ricerca di una storia da brivido che abbia il fascino del thriller psicologico, la sensualità di una storia d'amore piccante e una buona dose di azione paranormale, dovrebbe dare una possibilità a questa favolosa trilogia.
Nonostante sia indirizzata a un pubblico di giovani, la storia narrata dalla sferzante e cinica penna della Hodkin, può - e dovrebbe - essere letta dagli appassionati del genere di tutte le età. La protagonista è un'eroina forte, determinata e molto matura, la storia solida e stratificata in modo stupefacente, il mistero inquietante e per niente scontato, il lato romance passionale e bollente. Insomma, per quanto mi riguarda, Michelle Hodkin è l'autrice rivelazione dell'anno e non credo di poter resistere sino alla pubblicazione del terzo capitolo di quesa saga senza rischiare una crisi di astinenza.
Proverò con tutta me stessa a fare una recensione spoiler free, perciò tranquilli se non avete letto il primo romanzo non ci saranno brutte sorprese.
Phoebe si era seduta accanto a me e l'odore del suo alito in faccia mi aveva distratto. Mi fece scivolare sulla gambe un foglio di carta piegato. 
Una lettera d'amore forse? Possibile che fossi tanto fortunata? Lo aprii. 
Non era una lettera d'amore. Non era neanche una lettera. Era una foto di me stesa sul mio letto. Con indosso il pigiama della notte precedente. Ero di fronte alla macchina fotografica, ma gli occhi non si vedevano.
Perché erano stati graffiati via. Da "Io non sono Mara Dyer"
A diciassette anni le ragazze solitamente non devono fronteggiare i fantasmi del proprio turbolento passato. Ma Mara Dyer, dovreste saperlo, non è una semplice diciassettenne. Sin dal momento in cui un tragico incidente, a cui solo lei è sopravvissuta, ha tolto la vita al suo ex ragazzo e a due sue amiche, tutto per lei è stato un incubo. Mara ha cambiato città, scuola, vita. Miami doveva essere la sua isola felice, il posto in cui lei e la sua famiglia avrebbero dimenticato i traumi che li avevano messi a dura prova, invece si è rivelata una città infernale.
Dopo gli avvenimenti drammatici, paranormali e orrorifici in cui Mara si è imbattuta nel libro precedente, continua la cronaca delle avventure che l'hanno spinta a cambiare identità. e prende forma così un mosaico sempre più sfaccettato. Mara è sola, impaurita dalle cose che sa e che vede, atterrita dal fatto che nessuno pare riuscire a crede all'orrore che la perseguita. Costretta a saltare da un istituto psichiatrico all'altro, con la sola complicità del suo ragazzo e confidente, Noah Shaw, la protagonista dovrà vedersela con qualcosa di molto, molto inquietante. 
Immaginate di essere perseguitati da qualcuno che vi scatta foto mentre dormite, che vi minaccia in modi molti fantasiosi, che vi lascia regalini macabri e truculenti in ogni dove. E ora che lo avete immaginato, provate a chiedervi: cosa farei se quello che io so essere il mio stalker è, secondo l'opinione di tutti, morto stecchito? 
Al fianco dello sfacciato, bellissimo, speciale, adorabile e irresistibile - ho una cotta per lui, abituatevi alle mie lodi sperticate - Noah Shaw, l'unico che non solo crede alle sue storie ma farebbe di tutto pur di proteggerla, Mara deve affrontare i suoi demoni cercando di salvare le persone che più ama. Tra allucinazioni, visioni di un passato che non sembra appartenerle, scoperte sconcertanti e domande senza risposta, continua l'avventura che ci condurrà a scoprire chi è realmente Mara Dyer.


Pensierosa, mi diedi un'occhiata nello specchietto laterale. Avevo i capelli incollati al viso ed ero pallida. Ma stavo bene. Forse un po' magra. Un po' stanca. Ma normale. Poi la mia immagine riflessa fece l'occhiolino. Ma non ero stata io. Mi premetti i palmi delle mani sugli occhi. Vedevo cose strane perché ero sotto stress. Spaventata. Non era reale. Stavo bene. Mi sforzai di crederci. Da "Io non sono Mara Dyer"

Se vi aspettate che io vi sveli oltre sulla trama, siete degli illusi. Credetemi, lo vorrei. Lo vorrei moltissimo. Mi piacerebbe spiattellarvi quelle che sono state le mie scene preferite, raccontarvi quali momenti mi hanno terrorizzata di più, quali sono entrati negli annali per la loro epicità, quali mi hanno fatto tremare le ginocchia per la sensualità di Noah. Ma, purtroppo, non posso farlo. E' la coscienza che mi impedisce di fornirvi dettagli per cui ora mi ringraziereste, ma per cui, sicuramente, domani mi maledireste senza pietà.
Questo è un libro meraviglioso, che tiene incollati alle pagine fino all'ultimo straziante capitolo, che regala colpi di scena strabilianti dalla prima all'ultima pagine e che, per questo motivo, merita di essere scoperto poco a poco. L'abilità della Hodkin sta proprio nel saper mantenere sempre alto il livello di suspance, adrenalina e mistero, alternando scene d'azione a scene di pura follia e inframezzandole con pochi, ma preziosissimi, momenti romantici e tanto bollenti da indurre alla combustione spontanea. 
"Io non sono Mara Dyer" riesce a colpire allo stomaco come un pugno ben assestato grazie alla narrazione grondante cinismo e sarcasmo tipica della Hodkin, che è una maestra nell'imbastire dialoghi all'arsenico e siparietti caustici. La storia che questa fantastica autrice ha creato è ipnotica, crea assuefazione. Se nel primo romanzo ero rimasta un po' interdetta dal dualismo della protagonista, che è continuamente vittima di allucinazioni, che pare avere poteri straordinari e che si trova a vivere in una realtà piuttosto inquietante, in questo secondo romanzo questi elementi mi hanno rapita. 
Il modo in cui il tutto è gestito, la giusta calibrazione dei vari elementi, la suspance crescente, il mistero fittissimo e le domande sempre più impellenti, hanno fatto di questo libro un vero must read del genere.
Altra forza del romanzo, oltre alla storia in sé, che merita davvero molto, sono i personaggi principali e quelli secondari. 

giovedì 26 settembre 2013

Words of Love #24



Torna Words of Love, un meme che vi farà impazzire, vi toglierà il fiato e pure il sonno, diventando la vostra nuova ossessione! In cosa consiste? Semplice!Ogni settimana trascriverò una scena particolarmente romantica e perché no, un po' hot, da uno dei libri che sto leggendo o che ho letto (diciamo tipo un teaser). Voi potrete fare lo stesso nei commenti ovviamente ma ricordate che ci troviamo in un blog frequentato da persone di tutte le età, perciòNON sono ammessi passaggi troppo SPINTI, VOLGARI o ESPLICITI! E fate anche attenzione a non fare spoiler!
Fate i buoni, mi raccomando!


Le mie Words of Love di questa settimana sono tratte da...  


"Sei bellissima stasera", di Samantha Young. Bene, ragazzi, ammetto che non vi ho parlato di questa uscita di proposito, nonostante l'avessi attesa a lungo. Perché? Ma per protestare contro l'orribile titolo e l'insipida copertina scelti dalla Mondadori.
Si tratta di un romanzo MOLTO HOT che aspettavo in quanto molto chiacchierato all'estero.  Il titolo originale era "On Dublin Street" e la cover originale la vedete al lato. Insomma, tutta un'altra storia rispetto a titolo e cover italiane. Okay, volevano evitare l'effetto "copertina sexy" (perché, poi?), ma era necessario cadere nell'effetto "copertina anonima"? Per me la risposta è chiara: NO!
Ora, dopo questa dose di polemiche, beccatevi l'estratto che ho scelto per voi, che mi piace perché pieeeeno di tensione sessuale.

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«Stavo pensando di organizzare un picnic al Meadows sabato, sempre che ci sia bel tempo, in modo da rifarmi con Ellie per non essere stato molto presente negli ultimi tempi. So che le manca anche Adam. Ti va di venire?»
«Dipende.» Nel tentativo di recuperare il controllo, tornai nel Regno delle Acidone. «Mi accuserai di essere gelosa del tuo panino?»
Scoppiò a ridere di cuore, una risata piena, che andò a solleticarmi nell'intimo. «Me lo sono meritato.» Lentamente si avvicinò, costringendomi ad arretrare ancora. «Ma mi perdonerai? Verrai? Come amica?» C'era qualcosa di volutamente sarcastico nel modo in cui pronunciò la parola "amica".
Lo scrutai diffidente. «Braden...»
«Solo amici.» I suoi occhi si posarono sulla mia bocca, incupendosi. «Te l'ho detto. Se tu puoi fingere, allora posso fingere anch'io.»
«Non sto fingendo.» Era la mia voce a suonare così eccitata e ansimante?
Braden sogghignò come se non mi credesse. «Sai, stai proprio mettendo a dura prova le mie doti di attore.»
«Doti di attore?»
«Fingere, Jocelyn.» Fece un altro passo in avanti, socchiudendo gli occhi. «Non sono mai stato bravo, sai?»
Oddio, stava per baciarmi. Ero nel suo ufficio, con un paio di jeans orribili e dei capelli altrettanto orribili, e lui stava per baciarmi.

martedì 24 settembre 2013

#5 Motivi per cui amo "Colpa delle stelle" di John Green!


Il libro di cui vi parlo  oggi per il terzo blogaversary di Atelier dei Libri è "Colpa delle stelle" di John Green, uno dei miei romanzi preferiti in assoluto. Letto a Gennaio di quest'anno e recensito qui, "Colpa delle stelle" è diventato immediatamente uno di quei libri di cui non posso fare a meno. Lo leggo e lo rileggo, lo tengo sempre vicino (assieme ai fazzoletti per asciugare le lacrime) e ne traggo ispirazione ogni giorno. Pronti a vedermi fangirlare un po' su questo romanzo, dunque?



I CINQUE MOTIVI PER CUI SONO PAZZA DI COLPA DELLE STELLE



1. Augustus Waters. So già cosa starete pensando: "Ah, ecco la solita Glinda che si è presa la solita cotta per il solito personaggio superattraente." Be', no. Non è così. Non nel senso che io non abbia una cotta per Augustus, perché la ho e pure bella grossa - immensa direi -, ma non è come pensate voi. Augustus non è il solito belloccio di cui ci si innamora per forza di cose al primo sguardo, la mia non è la solita cottarella da bello di turno. E' molto, molto di più e quando leggerete questo libro - perché DOVETE LEGGERLO -, lo capirete. Capirete che è obbligatorio innamorarsi di lui e non perché sia uno strafigo - anche se è strafigo, sappiatelo -, ma perché è GENIALE.
Ha un carisma, ragazzi miei, che è ineguagliabile. Vi sfido a trovare in un libro per Young Adults un protagonista che abbia lo spessore morale di Augustus Waters, la sua ironia, il suo modo di pensare, le sue battute sempre pronte. Augustus non è un personaggio come tanti, non lo è affatto. E' brillante, incredibilmente profondo e sagace. Sa farti ridere e piangere in una sola riga, ti conquista con la sua strafottenza nei confronti della vita e della morte. Augustus è uno dei migliori personaggi maschili che io abbia trovato in un romanzo per young adults e le sue sono da annoverare tra le migliori dichiarazioni d'amore mai esistite. Credete che io stia esagerando? Be' beccatevi questa dichiarazione firmata  Augustus Waters:
«Sono innamorato di te» ha detto lui, piano.«Augustus» ho detto.«E' vero» ha detto. Mi guardava dritto, e così gli ho visto socchiudere un po' gli occhi. «Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l'amore non è che un grido nel vuoto, e che l'oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l'unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te.»
Allora, mi credete oppure no? Riguardo alla foto che vedete nel post, so che non è lui l'attore che interpreterà il favoloso Augustus (ecco chi ha ottenuto il ruolo), ma nel mio immaginario questo resterà per sempre il volto di Gus.
 



2. Haze Grace e Augustus insieme
. Sì, sono scontata. Sì, ho amato questo libro perché ho amato i suoi personaggi e sì, lo ripeterò fino alla nausea. Ma è importante che voi capiate che Hazel e Augustus non sono dei semplici personaggi adolescenti che è possibile trovare in ogni libro. Loro due sono così incredibilmente meravigliosi da aver fatto diventare John Green uno dei miei autori preferiti in assoluto. Ora, nel particolare, ho amato Hazel perché è vera. Dolorosamente vera. E' vera nel suo modo di affrontare il cancro, vera nel suo essere un'adolescente irrimediabilmente matura, vera nel suo essere ancora una sognatrice nonostante tutto. E ho amato Augustus perché è straordinariamente speciale, così sexy e profondo da sembrare quasi irreale. Ebbene, miei cari, quando questi due si incontrano sono scintille. Scintille vere. Non del genere che scoppiano tra la solita "bella che non sa di essere bella" e il solito "bello pieno di soldi che trafigge le tipe con sguardi strappamutande", ma del genere che scoppiano tra due persone fantastiche che scoprono di essere fatte l'uno per l'altra. Augustus e Hazel sono la metà della stessa mela, passano ore al telefono ad analizzare il senso metaforico delle parole, ridono della malattia che li sta divorando e affrontano la vita in un modo assolutamente unico. Assieme quei due sono una forza della natura, una delle coppie più belle di cui abbia letto.  Ecco un assaggo del loro primo incontro:

"«Cosa c'è?» ho chiesto.
«Niente» ha detto.

«Perché mi guardi così?» Augustus ha fatto un mezzo sorriso. «Perché sei bella. Mi piace guardare lagente bella, e poco fa ho deciso di non negarmi i semplici piaceri della vita.» Poi un breve silenzio impacciato. 
Augustus l'ha interrotto: «Voglio dire, dato che,come tu hai fatto così deliziosamente notare, tutto questo finirà nell'oblio e via dicendo.»
Mi è scappato un verso, o un sospiro, o una cosa che sembrava vagamente un colpo di tosse, non so bene neanch'io, e poi ho detto: «Non sono bel…»
«Sei la Natalie Portman della generazione Y. La Natalie Portman di V per Vendetta, dico.» «Non l'ho visto» ho detto.

«Davvero?» ha chiesto. «Ragazza bellissima coi capelli da folletto disprezzal'autorità e non riesce a evitare di innamorarsi di un ragazzo pur sapendo che le porterà solo dei guai. È la tua autobiografia, per quel che ne so.»Ogni sua sillaba flirtava. Dico sul serio, mi eccitava. Non avevo idea che iragazzi potessero eccitarmi… cioè, non nella vita vera."


3. Un'imperiale afflizione. Non lasciatevi intimorire dalla stranezza del nome di questo punto. Si tratta del titolo del romanzo preferito di Hazel Grace, la protagonista di "Colpa delle stelle", scritto dal folle e scorbutico autore Van Houten. No, non cercate questo romanzo online, non lo troverete perché è frutto della fantasia dell'esplosivo John Green. E' strano, strano davvero leggere bellissime citazioni di un libro che non potrai mai leggere, affezionarsi ai suoi personaggi e bramarne i dettagli pur sapendo che non esista. Eppure è proprio quello che accade in con "Un'imperiale afflizione". Per tutto il romanzo Hazel e Augustus rincorrono l'autore che l'ha scritto, leggono e citano pezzi del romanzo, indagano sul destino dei vari personaggi. E per tutto il libro io non ho fatto altro che innamorarmi di questo finto romanzo scritto da un finto autore con una finta interessantissima vita. "Un'imperiale afflizione", se esistesse davvero, sarebbe sicuramente uno dei miei romanzi preferiti e lo dico con cognizione di causa. Ecco come Hazel descrive la sua passione per questo libro: 
“Il mio libro preferito era Un’imperiale afflizione, ma non mi andava di raccontarlo in giro. A volte leggi un libro e ti riempie di uno strano zelo evangelico che ti convince che il mondo frantumato che ti circonda non potrà mai ricomporsi a meno che, o fino a quando, tutti gli esseri umani non avranno letto quel libro. E poi ci sono libri come Un’imperiale afflizione, di cui non puoi parlare con l’altra gente, libri così speciali e rari e tuoi, che sbandierare il tuo amore per loro sembrerebbe un tradimento.Non era nemmeno che il libro fosse così bello. Era solo che l’autore, Peter Van Houten, sembrava capirmi in strani, impossibili modi. Un’imperiale afflizione era il mio libro, nel modo in cui il mio corpo era il mio corpo, e i miei pensieri i miei pensieri."

lunedì 23 settembre 2013

Cover Love #81


Torna Cover Love, rubrica inventata da me che viene postata di Lunedì (quando trovo cover che mi colpiscono davvero) e consiste in una classifica in cui vi mostrerò tre cover che mi hanno rubato il cuore, che siano esse di libri italiani, stranieri, vecchi o nuovi!


La rubrica è nata per una mia particolare peculiarità, che sono sicura non è solo mia, ovvero quella di prendermi delle cotte pazzesche per le cover dei libri.

Così nasce una rubrica in cui sfogare la mia follia per le cover, e condividerla con voi! Vorrei che partecipaste ovviamente scegliendo quale, secondo voi, è la cover più bella tra le tre da me selezionate e mescolandone l'ordine di classifica, in modo da formarne una vostra! 


Bene, la mia classifica della scorsa settimana era questa   



The Wicked Within (Gods & Monsters, #3)Ink (Paper Gods, #1)
1. Ignite me
2. Ink
3. The wicked within



E SECONDO I VOSTRI VOTI LA COVER LOVE QUEEN DI QUESTA SETTIMANA E'...
 


IGNITE ME!

Evviva, avete mantenuto questo primo posto. E' bellissima, più la guardo più la amo. Ho deciso che la stamperò e la metterò sul muro. Al secondo posto sale The Wicked Within e al terzo scende Ink!

 


E ORA, PRONTI PER UNA NUOVA COVER LOVE?


Come sempre io vi do' le cover e voi potete votarle secondo le vostre preferenze 



1. Undertow 

Why? 

E' stupenda! La guardo da qualche giorno con sguardo predatorio. Non è stupenda? Sì è stupenda. Quante volte ho detto stupenda in una sola frase? Tantissime, in effetti. Ma il punto è che questa cover è... no no, non lo dico più. Mi piace da matti il gioco di colori, così brillanti anche se lei è immersa nell'acqua. Adoro le bollicine che la circondano, l'abito di lei e i suoi capelli che hanno lo stesso colore dei miei (momento di vanità). Questa cover è strabella, elegante e malinconica, mi cattura.  

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Trama tradotta da me se la prendete per i vostri blog citatemi


Quanto lontano deve correre una ragazza per scappare da un'esistenza costellata da dolori e perdite causate dal notoriamente spietato Mare di Bering, in Alaska? La ventiseienne Aesa Fredriksen pensava che la città di Columbus, lontana dal mare, potesse fare al caso suo e in effetti è stato così fino a quando la paura di avere dei rimpianti non l'ha portata a tornare a Dutch Harbor in un disperato tentativo di scusarsi con il suo quasi sconosciuto padre. Intenzionata a salvare la loro ormai arenata relazione, decide di unirsi a lui nella pesca di granchi, sfidando le acque che lo portarono via da lei quando Aesa era solo una bambina. Le stesse acque che hanno rubato la vita di sua madre.
Quando giunge finalmente il giorno in cui la Norwegian Queen è pronta a salpare verso un futuro incerto, Aesa non può evitare di temere il peggio, ma non immagina che oltre alle onde violente e alle imminenti tempeste c'è qualcos'altro che l'attende: l'amore.
Decker, un giovane ma esperto membro dell'equipaggio di suo padre, è una forza della natura. Forte quanto Aesa, lui è la sua metà e non c'è nulla che lei possa fare per negarlo. Ma lui è un uomo di mare e i ricordi delle tragedie e dell'abbandono che il mare le ha inflitto, bruciano profondamente nell'anima di Aesa. Può lei sconfiggere i suoi demoni e lasciarlo entrare nella sua vita o finirà per annegare nell'oscurità, per sempre intrappolata nella sua risacca? 



2. Cursed (titolo italiano)

 Why?

Bene bene, questa è una piccola anteprima che vi regalo. Verrà pubblicato il 15 Ottobre Cursed di Jessica Spotswood, secondo capitolo della serie iniziata con "Wicked - I segreti delle sorelle Cahill" e la cover (che per ora si trova solo in bassa risoluzione) è uguale identica a quella che vedete qua sotto, che è la versione tedesca. Io la amo alla follia. Magica, antica, gioco di luci e ombre favoloso, colori ipnotici. Bellissima.
Töchter des Mondes - Sternenfluch (The Cahill Witch Chronicles, #2)

venerdì 20 settembre 2013

Anteprima "Il nostro infinito momento" di Lauren Myracle. Una dolce storia d'amore new adult, in autunno in libreria!

The Infinite Moment of Us
Bene bene, io so che molti di (come me) amano il genere contemporary romance per new adults ed è per questo che sono certa di farvi una gradita sorpresa parlandovi dell'uscita di un libro molto interessante appartenente proprio a questa categoria. Si da il caso che di questo libro io abbia già parlato in Cover Love e siete stati in molti a domandarmi se fosse prevista una possibile uscita Italiana, ebbene, sognalettori, la risposta è affermativa! "The infinite moment of us", in italiano "Il nostro infinito momento", di Lauren Myracle sarà pubblicato dalla Newton Compton il 21 Novembre 2013 in versione ebook e cartacea.
Ci tenevo a darvi questa notizia in anteprima perché quando ho scoperto che questo titolo sarebbe presto arrivato da noi sono quasi caduta dalla sedia per la gioia.  Adoro potervi dire:"sì sì, questo libro di cui vi ho parlato sarà pubblicato in Italia!".

Sarete felicissimi di sapere che si tratta di un romanzo autoconclusivo. I protagonisti di questa storia sono Wren Gray, una diplomanda che ha vissuto sempre nella speranza di rendere fieri i suoi genitori ma ora vorrebbe essere libera, e Charlie Parker, suo coetaneo che l'ha amata in segreto per anni.
Wren e Charlie sono apparentemente opposti: perfetta lei, turbolento e problematico lui. Ecco perché Charlie ha sempre celato i sentimenti che nutre per la ragazza da tempo immemore. Ma ora Wren è cambiata: sembra essere determinata ad abbandonare la perfezione in cui ha vissuto per assecondare la sua sete di vita vera.
Quando Wren, invece di iscriversi al college che i genitori si aspettano che lei frequenti, decide di unirsi a un gruppo di volontari che partirà per il  Guatemala, l'equilibrio nella sua famiglia vacilla. Inaspettatamente la ragazza si avvicinerà proprio a Charlie: misterioso, bello, disponibile e pronto ad ascoltarla. Charlie ha un passato doloroso alle spalle, una carriera scolastica fallimentare nel suo presente e teme di non essere abbastanza per Wren. Lei non ha mai avuto un ragazzo, lui non ha mai pensato di poter essere amato, entrambi non sanno cosa ne sarà del loro futuro, ma sanno cosa gli riserva il presente: un amore travolgente.

La cover italiana, ovviamente, non mi piace. Non mi piace per niente. Ma non vedo comunque l'ora di leggerlo!

giovedì 19 settembre 2013

100 Books Reading Challenge 2013: Postate qui le vostre recensioni di SETTEMBRE

*ATTENZIONE PER CHI AVESSE INSERITO LE PROPRIE RECENSIONI DI  SETTEMBRE NEL POST DI AGOSTO , NESSUN PROBLEMA! VA BENISSIMO LO STESSO E NON AVETE BISOGNO DI RIMETTERLE IN QUESTO FORM* 


Ragazzi, quelli che sto vivendo sono mesi molto impegnati e alcune cose mi sfuggono.  E' il caso delle Challenge, i cui post per pubblicare le vostre recensioni di Giugno e Luglio sono stata  completamente dimenticati.  Dovete sapere che Atelier dei Libri è gestito interamente dalla sottoscritta e stare dietro a ogni cosa senza alcun aiuto non è molto semplice.

Postate qui le vostre recensioni di SETTEMBRE e parlate, se volete, delle vostre letture con gli altri partecipanti



Paranormal Reading Challenge 2013: Postate qui le vostre recensioni di SETTEMBRE

*ATTENZIONE PER CHI AVESSE INSERITO LE PROPRIE RECENSIONI DI  SETTEMBRE NEL POST DI AGOSTO , NESSUN PROBLEMA! VA BENISSIMO LO STESSO E NON AVETE BISOGNO DI RIMETTERLE IN QUESTO FORM* 


Ragazzi, quelli che sto vivendo sono mesi molto impegnati e alcune cose mi sfuggono.  E' il caso delle Challenge, i cui post per pubblicare le vostre recensioni di Giugno e Luglio sono stata  completamente dimenticati.  Dovete sapere che Atelier dei Libri è gestito interamente dalla sottoscritta e stare dietro a ogni cosa senza alcun aiuto non è molto semplice.

Postate qui le vostre recensioni di SETTEMBRE e parlate, se volete, delle vostre letture con gli altri partecipanti


mercoledì 18 settembre 2013

Recensione "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole

Sarà pubblicato il 19 Settembre 2013 "Novemila giorni e una sola notte", romanzo d'esordio dell'autrice Jessica Brockmole che con il suo primo romanzo è diventata una scrittrice di fama mondiale. Ho avuto la possibilità di leggerlo e recensirlo in anteprima e sono davvero grata di aver potuto conoscere la storia di Espeth (detta Sue) e David: non la dimenticherò facilmente.


Titolo: Novemila giorni e una sola notte Data di pubblicazione: 19 Settembre 2013
Autrice: Jessica Brockmole
Traduzione: Irene Annoni
Casa editrice: Nord
Prezzo: € 16,00
Pagine: 336 
Il mio voto:

Cara figlia mia,
tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a
Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l'anima. Se tu solo sapessi... 

E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l'unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d'addio. Una lettera che è l'appassionata dichiarazione d'amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell'umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all'odio di spegnerla. La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino. Le fanno scoprire un amore unico, profondo come l'oceano che divideva Elspeth e David, devastante come la tragedia che incombeva su di loro, eterno come i novemila giorni che sarebbero passati prima del loro incontro Salutato da critica e lettori come il libro-evento dell'anno, Novemila giorni e una sola notte è un inno struggente alla magia delle parole e alla forza di un amore così grande da superare il tempo e la lontananza. Perché se una lettera non è mai soltanto una lettera, un romanzo non è mai soltanto un romanzo. È lo specchio della nostra vita. 

La mia recensione


Scoperto per caso, letto in anteprima e amato fino in fondo, il romanzo d'esordio di Jessica Brockmole è stato per me una completa sorpresa! Ho iniziato a leggerlo senza neanche guardare la trama, completamente ignara di quello che avrei trovato. Ad accogliermi è stata una storia dolce, carica di sentimenti, di affetto familiare, di amore puro. Una storia sulla potenza delle parole che dimostra quanto valore si celi dietro il semplice sogno di scrivere. Perché, a volte, le parole possono costruire basi più solide di quelle che vengono gettate dalle convenzioni sociali.
Quella racchiusa in questo romanzo è una storia intensa, romanticissima e molto commovente, sospesa tra due epoche e raccontata attraverso una serie di lettere che i vari protagonisti si scambiano. "Novemila giorni e una sola notte", in origine "Letters from Skye" (a mio parere un titolo molto più azzeccato e calzante), è infatti un romanzo epistolare, composto solo ed esclusivamente dalla fitta corrispondenza che i protagonisti del libro intrattengono tra loro. Non ci sono dialoghi, quindi, né situazioni vissute e raccontate "in presa diretta", eppure non mancano le emozioni, né i misteri e neppure l'azione.
Consiglio questo libro a tutti coloro che desiderano perdersi in una dolcissima storia d'amore romantico, di sogni e speranze mescolati a una poesia non comune di questi tempi.
Cara Miss Dunn, 
mi gira la testa e non saprei dire se ciò è dovuto alla rivelazione che Da un alto nido d'aquila è soltanto uno dei suoi libri più recenti oppure al fatto che una poetessa così famosa si sia degnata di rispondere alla mia lettera. Lei di certo è indaffarata a contare le sillabe e a stilare elenchi di brillanti (scintillanti, sfavillanti, sfolgoranti) sinonimi. Io trascorro le giornate a rapinare le banche insieme con la gang di Jesse James, con altri fuorilegge nonché con svariati cowboy. Da "Novemila giorni e una sola notte"

Siamo nel 1912 quando la giovane poetessa scozzese Elspeth riceve la lettera di David, un ardimentoso studente americano che vuole complimentarsi con lei della sua opera. E' una lettera innocente, la sua, in cui traspaiono la giovinezza e l'intraprendenza della penna che l'ha scritta, eppure riesce a toccare Elspeth. Lui l'ha scritta senza pretese di ricevere risposta, non immaginando che grazie a quella semplice missiva, sarebbe iniziato un lungo e solido rapporto epistolare tra i due. Contro la guerra, contro le convenzioni dell'epoca in cui vivono, contro le aspettative dei propri familiari, Espeth e David si legano l'uno a l'altra grazie alla potenza delle loro parole, confessandosi segreti, desideri, sogni. Ma la vita non tiene conto delle speranze di due giovani sognatori. La Prima Guerra Mondiale incombe sui due, minacciando il loro fragile rapporto. David è un ragazzino che vuole diventare uomo, Espeth una donna insoddisfatta della propria vita. Il destino li ha fatti incontrare, ma l'orrore della guerra potrebbe dividerli per sempre.
Oltre alla loro bellissima e travolgente storia, ricca di misteri, segreti, incontri fugaci e desideri forse proibiti a causa dello stato civile di Elspeth, il lettore si trova a fare dei tuffi nel 1940, in cui la giovane Margareth è ansiosa di conoscere fino in fondo sua madre. Un'altra guerra minaccia il mondo, e un altro amore sta sbocciando sotto il cielo illuminato dalle bombe nemiche. 
Sullo sfondo delle più atroci battaglie che l'uomo ha combattuto vedremo dunque due donne, madre e figlia, lottare per amore, quello per il proprio uomo e quello per la propria famiglia. Attraverso le lettere di Espeth e David vivremo il tormento, la passione, il desiderio e la paura; attraverso quelle di Margareth assaporeremo la voglia di indagare, di riportare la felicità nella vita di sua madre, di scorgere la ragazza che si cela dietro il volto rugoso della donna che le ha dato la vita.

The Raven Boys posticipato a data da definire

Questo, ragazzi miei, è un post veloce veloce per annunciare che The Raven Boys, di cui vi ho parlato qui e che tutti stiamo aspettanto con ansia, NON uscirà oggi 18 Settembre. La sua pubblicazione è stata rimandata a data da definire e, se tutto va bene, potremo leggerlo a Ottobre. Inutile dire che vi terrò aggiornatissimi su qualunque novità in merito e che mi auguro che venga pubblicato al più presto possibile.

AGGIORNAMENTO, PARE CHE L'USCITA SIA STATA STABILITA. SALVO CAMBIAMENTI VERRA' PUBBLICATO IL 6 NOVEMBRE.


martedì 17 settembre 2013

Recensione "Il rumore dei tuoi passi" di Valentina D'Urbano

Letto qualche settimana fa, "Il rumore dei tuoi passi" è il primo romanzo di Valentina D'Urbano, autrice molto giovane e con un grande talento, che ha saputo conquistarmi con il suo stile narrativo.

Data di pubblicazione: 10 Maggio 2012
Titolo: Il rumore dei tuoi passi 
Autore: Valentina D'Urbano 
Editore: Longanesi 
Prezzo: € 14,90
Pagine: 320
Il mio voto:



 

In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato «la Fortezza», Beatrice e Alfredo sono per tutti «i gemelli». I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un’amicizia ruvida come l’intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un’amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi.

Ma alle soglie dei vent’anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare.



La mia recensione


"Il rumore dei tuoi passi" è il libro d'esordio della giovanissima Valentina D'Urbano, autrice italiana dall'innegabile talento, la cui penna sa incantare e ferire. Letto in un solo giorno d'estate, questo romanzo ha saputo lasciare il segno e stupirmi.
A distanza di un mese dalla lettura, mi riesce ancora difficile fare una recensione di questo romanzo e dargli un giudizio. Non perché non mi sia piaciuto, no. Ma perché ha scaturito in me sensazioni contrastanti che fanno a pugni tra loro. Da una parte ne sono stata completamente rapita, dall'altra atterrita.
Apparentemente indirizzato a un pubblico di giovani adulti, questo libro è in verità un'opera complessa e così dura e aspra da essere, forse, addirittura poco adatta a lettori più immaturi. I temi trattati e la graffiante narrazione dell'autrice rendono "Il rumore dei tuoi passi" un romanzo difficile da gestire, denso di emozioni disarmanti e dolorose, capaci di lasciare in bocca un sapore acido che non si cancella facilmente.
Insomma, se non siete inclini a storie in cui impera il dramma, la violenza nuda e cruda e che sappiano essere taglienti come la più affilata delle lame, questo di sicuro non è il romanzo che fa per voi, ma se cercate uno spaccato di vita privo di filtri e censure, dategli una possibilità e non ve ne pentirete.


Ci chiamavano i gemelli. Ci chiamavano così anche i nostri amici.
I gemelli.
Era per via di come ci muovevamo. Camminavamo in sincrono, con lo stesso identico passo sciatto e ciondolante. Avevamo le stesse espressioni facciali, le stesse abitudini, gli stessi gesti nervosi. Stropicciarsi gli occhi con gli anulari. Tormentarsi il labbro superiore con i denti. Massaggiarsi il sopracciglio destro, quello dove lui aveva la cicatrice. Il modo di ridere, quello di mangiare, anche la posizione in cui dormivamo era la stessa, ma questo lo sapevamo solo noi due.
Da "Il rumore dei tuoi passi".

Quella raccontata da Valentina D'Urbano è la storia di Beatrice e Alfredo, nemici, amici, amanti. I gemelli, li chiamavano nella "Fortezza", ovvero il quartiere degradato in cui sono cresciuti. Non perché tra loro ci fossero legami di sangue, ma perché erano uguali in tutto: stesso modo di parlare, di muoversi, di camminare. Eppure, Bea e Alfredo non sono fratelli. Sono prima estranei, poi amici per la pelle e poi, segretamente, innamorati. Sono nemici, l'uno sempre pronto a far del male all'altro e entrambi fin troppo abili a far male a se stessi. Sono lo specchio del degrado in cui sono stati allevati, tra le mura di un quartiere pericoloso e dimenticato da Dio, in cui la fame e la malavita la fanno da padroni.
Non si tratta di una storia contemporanea, in quanto il romanzo racconta la crescita di Bea e Alfredo nel corso degli anni e, assieme alla loro evoluzione, il lettore assiste alla cronaca di ciò che succede nella Fortezza e nel resto del Paese. La D'Urbano racconta attraverso gli occhi di due ragazzini disagiati, le rivoluzioni di un'Italia così vicina eppure così lontana: quella delle rivoluzioni, del terrorismo, degli anni di piombo. E, lasciate che ve lo dica, lo fa davvero bene, descrivendoli con il giusto distacco che ci si aspetterebbe da due ragazzini digiuni di politica e affamati di ribellione.
Quella tra Bea e Alfredo non è una semplice storia d'amore, anzi si potrebbe dire che non c'è traccia della travolgente "passione" a cui la quarta di copertina sembra voler inneggiare, quasi sminuendo la complessità emotiva del libro. In effetti più che di passione, io parlerei di ossessione. Quella di due anime che vivono nel più completo degrado, legate dal tormento e dalla consapevolezza di non poter contemplare alcun roseo futuro nel loro destino. Un rapporto, il loro, di odio amore, di prevaricazione eppure di completa devozione, vissuto tra le mura di un quartiere che è una prigione, senza speranze e senza gioia.


La Fortezza era un porto franco, una terra di nessuno. Quelli del quartiere non avevano paura delle guardie, non avevano niente da perdere. Chi se ne fregava della prigione, tanto, per la maggior parte, quelli che abitavano lì c’erano già stati e tornarci non
faceva grande differenza. Non ne avevamo paura, li trattavamo da pari a pari. Quando sparavano, sparavamo anche noi della Fortezza. Quando pattugliavano le strade del quartiere, dai balconi volavano bottiglie e piatti e immondizia. Se venivano a cercare qualcuno, nessuno sapeva niente, nessuno aveva visto niente. Non ce li volevamo lì, non erano i benvenuti e alla fine l’avevano capito.
Da "Il rumore dei tuoi passi".